La penna degli Altri 20/10/2013 11:26

De Rossi, il presente vale più del passato

 
UN SALTO NEL CUORE
Si sente di nuovo a casa sua, Daniele; si sente ancora importante; non si sente più di peso e così in campo riesce a dare il meglio di sè. Per certi versi addirittura in forma superiore rispetto a qualche anno fa. Oggi è un calciatore completo perché ha attraversato momenti brutti, li ha pagati sulla propria pelle e, una volta tornato alla luce, si è riscoperto migliore. Più forte. Contro il , per dirne una, è stato il più bravo difensore della Roma anche se non faceva il difensore al cento per cento. Il salvataggio su quel tiro di Pandev deviato dalla manata di è nella Storia della Roma. Un gesto che oggi è cronaca ma che già fa parte della leggenda romanista. Un mix di cuore, tecnica e orgoglio. È come se Daniele avesse difeso la bandiera della Roma e tutti i tifosi romanisti con quel salto a piedi uniti verso la linea bianca. Estremo difensore più estremo del . Possibile? Possibile, se ti chiami è hai fin dalla nascita una Lupa tatuata sul cuore.
 
QUESTIONE DI QUALITÀ
Nella Roma che dopo otto partite viaggia alla media di tre punti a partita (non solo , sia chiaro) rappresenta l’eccellenza tattica. La sua intesa con , ad esempio, dà origine in mezzo al campo a un’autentica macchina di gioco. Se non è l’uno è l’altro a dirigere l’orchestra, anche se lascia all’amico Daniele il compito/dovere di proteggere la difesa. Il tutto con la copertura, apparentemente poco decisiva, di . In realtà proprio l’olandese, uno che non perde una palla neppure se lo picchi, è colui che consente a (e a ) di potersi muovere in più ruoli. Insomma, un centrocampo d’oro che finora non ha perso un solo duello con i colleghi avversari. L’altra sera all’Olimpico il ha avuto maggior possesso palla della Roma, ha giocato più palloni, ha avuto miglior percentuale di passaggi riusciti e miglior supremazia territoriale ma la partita l’ha vinta la squadra di e senza subire reti (per la settima volta su otto). Segno che il lavoro dei giocatori della Roma, soprattutto a centrocampo, è stato di qualità superiore rispetto a quella del . In sintesi, non conta quanti palloni giochi ma come li giochi. E , sotto questo aspetto, è stato praticamente impeccabile. DDR vecchie maniere. Maniere Rudi.