La penna degli Altri 28/10/2013 09:52

Bradley, lo yankee del gol e il nuovo sogno americano

Sempre pronto Michael (mancava dal 1° settembre) è entrato con la Roma che soffriva, sotto di un uomo. E si è messo a fare l’esterno di sinistra nel 441. «C’era da soffrire. mi ha chiesto di aiutare la difesa e accompagnare la manovra. Il gol? mi ha dato una gran palla, ho cercato solo di restare calmo». E’ andata bene, portando la Roma (quasi) in paradiso. «Pensiamo ad una gara alla volta. Abbiamo messo tutto quello che avevamo, i tre punti sono meritati. Questa è una squadra che ha determinazione e voglia, ma sappiamo che il margine d’errore è piccolo». Già, proprio l’opposto di quello che sogna lui, sempre più grande. A cominciare da un posto da titolare, per cui ha ripreso a lavorare duro. «Ci sono ancora 29 partite, c’è bisogno di tutti, con 11 solisti non si vince nulla. Bisogna farsi trovare pronti nel momento giusto. Io darò tutto, come ho fatto anche quando ero fuori». E allora via, c’è uno scudetto da sognare. «Per ora pensiamo al Chievo, il resto si vedrà...».

Rinnovo o no? Prima della gara il d.s. aveva chiarito così la sua posizione: «Il mio rinnovo? Io e la Roma sappiamo cosa vogliamo, è una mia scelta guardare il futuro e poi valutare. Ho sempre sentito la stima della gente, nel calcio si costruiscono verità e menzogne allo sesso modo. Non è vero che lavoro meglio senza Baldini: insieme abbiamo sbagliato ed i risultati di oggi sono anche frutti suoi».