Tanta pressione ma anche tanto entusiasmo. Quel senso di rivalsa, quella voglia di tornare finalmente grandi, il difensore la definisce con una parola semplice semplice: «Speranza. Un paio di anni fa sono arrivato terzo con l’Udinese, quest’anno c’è un po’ più di speranza con la Roma, ma non ho voglia di parlare troppo presto». Una speranza che nasce da una stagione da dimenticare che il difensore non ha vissuto con i suoi nuovi compagni.

«Il finale di stagione della Roma è stato un po’ caotico - ha detto Benatia -, avevano perso la Coppa Italia contro la Lazio e ho dovuto aspettare un po’ per il cambio di allenatore. Però avevo dato la mia parola a Walter Sabatini. Hanno aspettato la formalizzazione del nuovo allenatore e poi sono tornati da me. Ho parlato subito con Garcia, c’è stato subito un ottimo feeling. L’accostamento al PSG? Non sono stato avvicinato questa estate. E’ successo qualche tempo fa, c’era ancora Leonardo, ma poi l’accordo non è stato fatto per varie ragioni. Adesso loro hanno quello che vogliono ed io sono felice dove sono». Immancabile un giudizio su Francesco Totti: «Tecnicamente è ben sopra la media. Onestamente quando ho giocato contro di lui mi ha fatto arrabbiare. Ma quando ci giochi insieme è immenso. Fare quello che fa alla sua età è molto difficile, è l’esempio di un calciatore professionista ».