La penna degli Altri 26/10/2013 18:50
Balzaretti e un record da leader: "Potevo andar via, ora seguo Garcia"
VOLTARE PAGINA Lo scorso anno, pur di vincere il derby del 26 maggio, si sarebbe tagliato un braccio. Non bastò la macabra promessa: Superare quella sconfitta è stato veramente molto difficile, una batosta racconta Balzaretti a Dribbling -. Era un momento molto pesante, dove forse era più facile andare via che rimanere. Invece cè gente che ci ha creduto, per dimostrare il proprio valore e ridare gioia allambiente. In questa stagione sta andando tutto bene, ma piedi per terra.
UOMO DERBY Tra le cose più belle dellinizio di stagione cè il derby del 22 settembre, quando Balzaretti è entrato definitivamente nel cuore dei tifosi per il gol alla Lazio, ma soprattutto per quellesultanza commossa in cui cera tutta la rabbia di chi sapeva di aver deluso nel suo primo anno in giallorosso. Sono contento che sia uscita quellemozione dice -. Fa capire tante cose di quello che viviamo, di come viviamo la partita e la nostra professione, oltre che la fortuna di poter vivere certi attimi.
FATTORE RUDI Garcia ha fatto colpo su tutti, giocatori compresi: Ha grande carattere, sa quello che vuole e sa come ottenerlo. È un esempio per noi, e la cosa migliore per un allenatore è quella di essere credibile. Se non sei credibile, il gruppo non ti segue. Grazie alla Roma, Balzaretti (che domani tornerà al suo posto dopo la squalifica per lespulsione a San Siro) si è riconquistato anche la Nazionale, e ora punta il Mondiale: Ci si spera, si lavora per quello. Una parola anche sul razzismo: Non ho mai visto episodi di razzismo allinterno di uno spogliatoio. Dobbiamo essere lesempio ed educare i ragazzi: credo che la situazione migliorerà con il passare del tempo.
INCUBO 0-7 Balzaretti non batte lUdinese da oltre quattro anni (ultimo successo, un Palermo-Udinese 1-0 del 25 ottobre 2009); al precedente del 27 febbraio 2011, invece, si lega un clamoroso 0-7 che il Palermo subì in casa dai friulani, che quel giorno schieravano lattuale compagno Mehdi Benatia, e Totò Di Natale, che segnò una tripletta. Lattaccante è lincubo numero uno di una Roma che vuole eguagliare la Juventus del 2006, quella di Balzaretti.