La penna degli Altri 17/09/2013 12:55

Totti: "Segnerò ancora a lungo". E ora il derby

«Restiamo con i piedi per terra, certo, è un buon modo di arrivare al derby. Quello del 26 maggio? Dobbiamo cancellarlo, anche nella testa. E’ un capitolo chiuso. Pensiamo al presente, al futuro. Con questa squadra possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Visto come abbiamo ribaltato la partita? Il mio contratto? Aspettiamo il presidente. Giocare fino a 40 anni è un traguardo, ma la soddisfazione più grande è quella di aver giocato per un’intera carriera con la maglia della squadra per la quale faccio il tifo fin da bambino, quando tiravo i primi calci. E’ questo il vero traguardo».

UOMO SQUADRA - Il pensiero va oltre, sembra accarezzare nuove certezze, sensazioni finalmente positive dopo due anni vissuti alla ricerca di una Roma improponibile ai massimi livelli. ne ha sofferto come e più di altri. Non c’è al mondo un giocatore che possa vincere le partite da solo, tantomeno Francesco che sa mettersi al servizio della squadra se la squadra gli gira intorno in un certo modo. Non è un caso che lui, l’uomo assist per eccellenza (perchè resterà nella storia per i suoi gol ma anche per i suoi assist) sia andato in gol servito al bacio da una verticalizzazione di , l’olandese di ferro che ha deciso di prendere in mano la Roma e di trascinarla alla vittoria. [...]

sa che in giallorosso c’è finalmente una squadra adulta, con la quale poter condividere gioie e responsabilità e nella quale liberare il suo estro senza più il peso di doversi prendere sempre la squadra sulle spalle. gli piace anche per questo, perchè ha saputo far diventare in appena due mesi un gruppo nuovo in una squadra sicura di sé. Nella quale può ancora divertirsi e divertire fino a 40 anni. Per la gioia di chi ama il bel calcio.