La penna degli Altri 17/09/2013 10:10

Totti non invecchia e la Roma torna in testa al campionato

 

I romanisti sanno che al 71’ la curva Nord esploderà a ricordare il gol di Lulic, qualunque sia il risultato in quel momento, ma quella beffa adesso fa meno paura e, soprattutto, è una cicatrice ma non una ferita aperta. lo chiarisce appena finita la partita: «Che cosa è cambiato rispetto alle ultime due stagioni? La squadra è più compatta, più unita, ha un collettivo e un organico che possono fare la differenza. Si vede che possiamo ribaltare la partita in qualsiasi momento. Il mio contratto? Siamo ai minimi dettagli, manca poco, aspettiamo. Io e il presidente decideremo insieme quando firmare. Ora arriva il derby. Come lo prepariamo? Per noi e per tutta la à è una partita differente da tutte le altre. È normale viverla con più voglia e più determinazione. Il 26 maggio è un capitolo chiuso, pensiamo al presente che è più importante del passato».

Il presente dice per lui 228 gol in serie A. Dategli sempre il Parma e di sicuro potrà giocare fino a 50 anni e battere il record di Silvio Piola. Il gol di ieri sera è il numero 18 alla sua vittima preferita ed è il ritorno alla marcatura in trasferta che gli mancava dal 31 ottobre 2012. Dove? Naturalmente al Tardini. La Roma non ha ancora la sicurezza della e non ha i tanti tenori offensivi del , ma è riuscita a risollevarsi dalla stagione passata e a costruire una squadra plausibile anche dopo le cessioni di Marquinhos, Osvaldo e Lamela. L’ideale era tenere i migliori e innestare un nuovo campione come . Non è stato possibile,maa volte i gruppi nascono anche nelle difficoltà.

E difficoltà, in campo, i giallorossi le hanno trovate nel primo tempo, quando il Parma aveva messo in luce quella che sembrava l’insostenibile leggerezza dell’attacco romanista. Sprecata una grande occasione con , su lancio di un regale (il migliore insieme a ), aveva anche subito il primo gol in campionato su cross di Cassani e anticipo di Biabiany, di testa, su . Sembrava un lunedì nero ma fin dall’inizio della ripresa si è capito che aveva usato le parole giuste in spogliatoio. Squadra più alta, palla difesa da , assist perfetto di per e gol dell’incursore che aveva già colpito a Livorno. Poi c’era spazio per , e il grande mucchio sotto la curva.