La penna degli Altri 04/09/2013 10:10

Strootman: «Esordio ok. Totti è grande»

Arrivato dal Psv per 16,5 milioni più bonus, fin dai primi giorni nel ritiro di Riscone ha stregato compagni, staff tecnico e dirigenti. Una tecnica superiore alla norma e un sinistro col quale può fare quel che vuole, ma è stato il lato umano del calciatore olandese a stupire più di qualunque cosa: umile, professionista e atleta esemplare, unarità impressionante, disponibile con i tifosi senza amare però le luci della ribalta. A Trigoria sanno di avere tra le mani un calciatore d’altri tempi, con un profilo di livello internazionale, uno che nonostante la giovane età (è nato il 13 febbraio del ’90) è già un esempio per i giovanissimi del club. Un esempio per lui è il capitano, Francesco Totti. «Com’è giocare con ? Beh, lui a Roma è il boss, un grande, no? - ha detto a Novum Tv -. Ci sa ancora fare. Vedi che gioca in modo un po’ diverso rispetto al passato, ma ha sempre una grande visione di gioco e poi allenarsi con uno come lui è bellissimo. Se Francesco si occupa anche dei giocatori nuovi e dei giovani? Ci prova, ma non parla una parola di inglese, però un po’ col linguaggio dei segni e un po’ col mio limitato italiano riusciamo lo stesso a comunicare».

Un esordio quello contro il Verona da ricordare. Per lui che ha giocato la sua prima gara in Eredivise a 18 anni e ha fatto il suo esordio nella nazionale maggiore a soli 20 anni, la vittoria di domenica è un ulteriore tassello da aggiungere a una carriera già da campione. Una vittoria, la seconda consecutiva dei giallorossi, che ha entusiasmato il pubblico romanista, il primo passo verso la riconciliazione tra squadra e curva dopo la batosta del 26 maggio scorso. «Ora sono entusiasti. Quando va bene è tutto fantastico, quando va male è drammatico - ha spiegato alla tv olandese -. Finora è tutto positivo, non hanno motivi per lamentarsi e sono contento di questo, bisogna fare in modo che rimanga così».