La penna degli Altri 24/09/2013 12:21
Sorelle scudetto. Roma, Dietro è blindata. lattacco vola, ma un vero 9 potrebbe servire
Nella pagina accanto esaminiamo i punti di forza e le zone dombra di ciascuna. A unirle è un filo rosso importante: lincidenza dellallenatore. A cominciare dalla coppia di vertice del torneo, che rilancia la sfida del CentroSud alla scudettocrazia del Nord. Rafa Benitez, con la sua faccia paciosa, ha ribaltalo il Napoli negli uomini e nellanima, dandogli un nuovo spirito e un nuovo gioco. Rudi Garcia, con lo sguardo severo di uno sceriffo, ha dettato nuove regole al saloon di Trigoria e rianimato lorgoglio Roma. Walter Mazzarri ha fatto lo stesso allInter, ricostruendo da zero. La Juve continua a essere il riflesso di Antonio Conte. La Fiorentina è una pittura su tela, è lopera di Vincenzo Montella. Bravissimi Higuain, Totti, Alvarez, Tevez e Pepito Rossi. Ma non cè giocatore delle 5 regine che superi i meriti del proprio allenatore. Abottega E una delle notizie più interessanti di questo avvio di stagione: è stato rivalutato un mestiere che richiede esperienza e conoscenze maturate nel tempo. Si era diffuso un pericoloso sospetto: che in panchina potesse andarci chiunque. Il presidente del Cesena ci mise il fratello. Poi la moda del babytecnico, che costa poco e che, grazie a frettolose deroghe federali, si ritrova ad allenare coetanei. Gli allenatori al comando ricordano che il mestiere del mister vale quello di un artigiano di bottega. Richiede un necessario tirocinio di esperienza e un ricco bagaglio di conoscenze raccolte sul campo. Montella sembra uneccezione. In realtà, dopo la promozionelampo alla Roma, ha studiato nel laboratorio di Catania e poi a Firenze. Abbiamo regalato allEuropa i nostri allenatori migliori: Capello, Ancelotti, Spalletti, Mancini, Ranieri... La sensazione è che il vuoto sia stato riempito e che la corsa scudetto che si annuncia affollata ed entusiasmante, lo sarà anche grazie a mister sapienti.
PUNTI DI FORZA Per dirla con Garcia: ha rimesso la chiesa al centro del villaggio. Le cose al posto giusto. A cominciare dalla difesa: un gol subito in 4 partite, 5 tiri in porta concessi contro i 19 del Napoli. Zeman era unaltra cosa, anche perché denunciava pubblicamente le colpe dei giocatori: De Rossi si allena male, Lamela non capisce gli schemi Garcia in estate difese Osvaldo anche se era in partenza. La squadra apprezzò. Il rigoroso riassetto tattico e lempatia con lo spogliatoio, gratificato anche dal Comitato dei saggi, è alla base del primo posto in classifica. Strootman, acquisto di sostanza, è uno dei simboli del nuovo corso. Il «finto nueve» Totti e il mulinare continuo di esterni e interni dà alla manovra offensiva una notevole imprevedibilità, sostenuta da una notevole condizione atletica: la Roma corre tanto e segna di regola nei secondi tempi, dopo i cambi di Garcia, che quindi sa leggere e incidere.
ZONE DOMBRA Il rovescio della medaglia del «finto nueve» è che manca un nove vero. Roma e Napoli si spaiano in vetta soprattutto lì: Totti, Higuain. Totti arretra, crea spazi e detta caramelle a chi si imbuca. Operazione non facile contro squadre arroccate che soffocano gli spazi. Anche per questo, forse, la Roma ha chiuso senza gol tutti i primi tempi. Nel derby, dicono le statistiche, Totti ha toccato solo 2 3 palloni allinterno dellarea. Alla lunga, la mancanza di un mestierante darea, di peso e centimetri, potrebbe sentirsi. Garcia lo sa, visto che ha preteso la conferma di Borriello, in mancanza di un Gilardino. Balzaretti è leroe del derby, ma nel primo tempo ha penato su Candreva. Le fasce non offrono esagerate garanzie. Maicon, partito forte, ha già rallentato e ha alle spalle stagioni oscure. Qualche riserva anche sulla tenuta atletica di una squadra rimasta in ritiro solo 9 giorni .