Ma naturalmente il piatto forte della giornata è il giro a tre. E non a caso il primo passo viene fatto proprio dalla Roma all’ora di pranzo. Sabatini offre Marquinho e 3 milioni alla Juve per Quagliarella. La società bianconera prende atto, ma perchè tutte le tessere del variopinto mosaico vadano al loro posto c’è la necessità di sistemare Borriello al Genoa (in prestito) e Gilardino alla Juve. Dunque, palla a Borriello, che ha sempre gradito il ritorno sotto la Lanterna, spalleggiato da Preziosi che lo preferisce a Gilardino. C’è il solito nodo dell’ingaggio di Marco (più di 3 milioni netti) che la Roma dovrà impegnarsi a pagare per almeno due terzi, come nella passata stagione. Borriello dà il suo ok ai rossoblù già intorno alle 14 e poi lo ribadisce ufficialmente alle 17,45. (...)

Intanto Sabatini molla Demba Ba, che va a fare le visite mediche con l’Arsenal. Nel frattempo la Roma (con l’Udinese comproprietaria) trova l’accordo con il Palermo per il prestito di Verre che diventerà ufficiale intorno alle 19,30. Si fa largo anche l’ipotesi di una scambio alla pari con il Milan Zaccardo-Burdisso. Ora manca il passaggio di Gilardino alla Juve. Dalle 16,40 in poi Beppe Bozzo, l’agente di Gilardino, ma anche di Quagliarella, incontra Marotta e Paratici. Ci sarebbe l’ok, ma a questo punto la Juve prima di chiudere il cerchio vuol definire Quagliarella con la Roma. I dirigenti bianconeri incontrano Sabatini intorno alle 18,30 mentre la Lazio tenta di inserirsi in extremis per l’attaccante bianconero. Ci sono anche i procuratori di Quagliarella e Borriello, Bozzo e Cavalleri. Sembra il momento decisivo di tutta la trattativa. Si sparge la voce che la Juve abbia accettato sia l’offerta della Roma, sia quella della Lazio per Quagliarella e che la decisione spetti in realtà solo al giocatore.

La trattativa si arena poco dopo, quando la Roma scopre che alla fine della fiera si ritroverà con due super ingaggi da pagare: quello di Borriello e quello di Quagliarella. La spina è sempre il super ingaggio di Marco che il Genoa non vuole pagare se non in parte davvero minima. Si ferma tutto e intorno alle 21 Beppe Bozzo sembra più pessimista:(...)