La penna degli Altri 29/09/2013 10:34
Largo a Dodò: che occasione
OPPORTUNITA - A parer nostro questa sarà alla fine la scelta di Garcia, ma seppure non lo fosse resta il fatto che davanti a Dodò, guerin meschino incapace persino di sostenere il peso dellarmatura fino alla fine della scorsa stagione, si sono aperti di colpo diversi sentieri. Non è più soltanto una fragile alternativa a Balzaretti, è diventato il primo cambio della difesa in assoluto, tenendo presente che i centrali a gioco regolare si sostituiscono di rado se non ce nè la necessità. Oltre allarmatura, adesso che il ginocchio sinistro si è ricomposto in pace attorno al legamento crociato ricostruito Dodò è capace anche di reggere le responsabilità. «E vero che a Roma la pressione del pubblico è enorme. Io però credo che un giocatore per diventare bravo davvero debba imparare a rendere in situazioni simili» (...)
«Io vengo dal Corinthians e in Brasile non cè squadra seguita da un tifo più passionale. So che cosa significa essere sotto esame tutte le sante giornate di campionato» . Aurelio Andreazzoli aveva cominciato a insegnargli i rudimenti dellarte della difesa che in Brasile non gli sembravano elemento strutturale del gioco di un terzino. Con Zeman, a parte le possibili ironie, Dodò non aveva avuto neppure il tempo di correre da sano, non parliamo di imparare. Garcia gli ha fornito in più la convinzione di saper tracciare una diagonale e di essere in grado di colpire di testa. De Rossi gli ha insegnato a non strafare bloccandolo una volta o due in allenamento in modo non indolore quando il ragazzo si buttava in dribbling poco rispettosi degli avversari e dellequilibrio della squadra.(...)