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La penna degli Altri 30/09/2013 10:40

L'allenatore: «Per la felicità dei tifosi»

C’è un giocatore, Gervinho, che aveva destato qualche perplessità al suo arrivo, visto che lo scorso anno in Premier non aveva ripetuto le prestazioni offerte quando era in precedenza, con lo stesso , al Lille. «E’ un ragazzo che ha bisogno di fiducia. E dobbiamo capire che le occasioni da gol che ha non esistono se non è lui che gioca. Preferisco uno come lui, che gioca, anche se magari sbaglia. Quest’anno ha più esperienza, aiuta la squadra, si trova bene con tutti, dal capitano a , da a . Insomma, con tutti i suoi compagni. E anche per lui è più facile giocare con tutti questi talenti». Dallo studio di Sky gli arrivano altri complimenti per le grandi cose – sottolineano - che la squadra sta facendo. «Veniamo da una settimana con tre gare. E indubbiamente abbiamo fatto bene, perché è sempre difficile giocare tre partite in otto giorni. Fisicamente stiamo bene, ma sappiamo anche bene tutti come sia più facile recuperare quando si vince». non ha giocato forse la sua migliore partita. Qual è, gli chiedono ancora, la posizione in cui lo “vede” preferibilmente sul campo? «Francesco è un grandissimo giocatore di palla. È uno che deve toccare molto la palla e venire incontro ai compagni. Abbiamo altri due attaccanti che si spingono in avanti, venendo dalle fasce come e Gervinho».

Una squadra che si conferma composta da tanti giocatori dotati di grande classe e qualità tecnica, e altri che danno invece equilibrio, come ad esempio . È possibile ipotizzare, in futuro, un trio d’attacco nei novanta minuti con , Gervinho e ? «La cosa importante è che non abbiamo solo tre attaccanti. Adem oggi è entrato e ha fatto gol. Ma ci sono anche Borriello e Marquinho. E poi, tanti giovani, come Federico Ricci o Caprari». Insomma, un gruppo che può contare su più alternative, sia in attacco che negli altri reparti. C’è il tempo per fare cenno alle condizioni meteo, che – dicono – possono averlo favorito, se è vero che il tecnico ha più volte sostenuto di preferire un terreno di gioco bagnato. «La verità è che quello dell’Olimpico è un campo “giovane”, nuovo, e che risulta un po’ duro». E allora, è vero, gli ribadiscono: voleva l’acqua ed è arrivata la pioggia. Anche se solo nel secondo tempo, quando la squadra era comunque già in vantaggio di tre gol e non è stato certo l’acquazzone ad aver reso più facile il compito ai suoi ragazzi. Ai microfoni di Mediaset, torna anche la metafora sulla chiesa riportata al centro del villaggio. È il caso di parlare di cattedrale al centro della grane à? «Roma è una à meravigliosa e con i tifosi più grandi d’Italia. E oggi la Roma ha dato loro felicità».

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