La penna degli Altri 24/09/2013 11:26
Il sergente Garcìa: uno, nessuno e centomila
Si era presentato con un Chi contesta è della Lazio, forse troppo hard come prima mossa. Settimana dopo settimana, ha saputo aggiustare il mirino. Ormai padroneggia la tivù come un Mourinho quasi umile o un Lotito intellettuale. Se il presidente della Lazio è dichiaratamente caricaturale, tra latinismi e smargiassate, Garcia gioca al piacione duro ma autoironico. E gioca bene, ottenendo il plauso dei tifosi e i sorrisi estasiati di Ilaria DAmico, Nostra Signora dei Feticisti, che ormai lo ama perdutamente (e si vede). Il suo On a remis léglise au milieu du village, Abbiamo rimesso la chiesa al centro del v i l l a g g i o, sarebbe stato un tweet perfetto per il fake di Casaleggio. Quando ha davanti un giornalista, il Filosofetto Rudi shackera frasi brevi. Regala proverbi strani e motti ammiccanti. Poi, sapientemente, titilla la curva: Da oggi sono uno di voi, mi sento davvero romanista. Se fosse un leader politico, sarebbe Renzi. Se fosse un personaggio letterario, sarebbe un cattivo ma non troppo nei gialli di Fred Vargas col Commissario Adamsberg. Se fosse un allenatore, sarebbe Garcia. Uno bravo, molto. E furbo, moltissimo.