La penna degli Altri 03/09/2013 11:24

Il salto della Quagliarella

Il nodo che i dirigenti non sono riusciti a sciogliere era quello relativo alla formula con cui la Roma avrebbe preso Quagliarella: chiedeva un prestito, la voleva cederlo a titolo definitivo e alla fine si è parlato pure di un veto da parte di che si sarebbe opposto alla cessione dell’attaccante. L’ultimo tentativo il ds l’ha fatto per lo scambio Borriello-Gilardino, ma nemmeno quello è andato a buon fine. È finita così con un nulla di fatto una giornata estenuante, cominciata con un certo ottimismo dopo che nel pomeriggio di domenica si era venuto delineando il giro che avrebbe dovuto mandare ogni tessera al suo posto, con Borriello di ritorno a Genova, Gilardino alla e Quagliarella, sfumate le piste estere, che avrebbe dovuto accasarsi a Roma.

Fino a metà pomeriggio si parlava di dettagli da limare, i colloqui proseguivano e le parti sembravano prossime all’accordo. A un certo punto pareva che per lo juventino si fosse inserita anche la Lazio, nel momento in cui, a poche ore dalla chiusura, era sfumato l’acquisto di Yilmaz. In serata l’improvvisa frenata, con la che a un’ora dalla chiusura si chiama fuori, lasciando che al tavolo delle trattative (letteralmente, visto che il colloquio si è svolto in un ristorante di Milano) rimanessero soltanto Roma e . «È complicato, ma ci proveremo fino alle 22.30» aveva detto Bozzo uscendo dell’Ata Hotel verso l’ora di cena.

Alle 22.28, con Quagliarella bloccato alla (una decina di minuti più tardi Paratici chiudeva il discorso lasciando l’Ata Hotel), in discussione restava lo scambio Gilardino-Borriello e la questione da risolvere era sempre la stessa, quella che da mesi teneva in stallo un affare che se fosse dipeso solo dalla volontà dei giocatori, si sarebbe chiuso già un paio di mesi fa, anche se poi il romanista non è mai stato disposto a farsi ridurre l’ingaggio, al punto che nei giorni scorsi si era parlato di un’ipotesi di spalmatura pluriennale. da parte sua ha sempre detto che non poteva pagare tutti e quattro i milioni che il giocatore guadagna e fino all’ultimo e Roma hanno cercato di trovare una soluzione per far quadrare i conti e soddisfare tutti. Niente da fare. Il giro di valzer ha lasciato ciascun ballerino al suo posto.