La penna degli Altri 06/09/2013 00:44

Diritti tv, Sabina Began consulente di Infront

La "squadra" di Malagò: niente rivoluzioni e qualche malumore...

Niente rivoluzione e anche qualche malumore: la Coni Servizi ha completato l'organigramma, la squadra di Giovanni Malagò ora è pronta. Forse il n.1 dello sport, voleva cambiare di più, ma non è stato possibile. In occasione del duello elettorale fra Malagò e Lello Pagnozzi molto si era concentrato sul Territorio, espressione di sei voti, decivisi per gli equilibri: si pensava quindi che l'attuale presidente del Coni avrebbe spostato Maurizio Romano in un altro settore. Così non è stato. Romano resta alla direzione territorio e promozione dello sport, mentre Daniela Drago si occuperà dei rapporti con le Dsa (discipline sportive associate). Molto si è speso il membro di Giunta, Guglielmo Talento, che ha la delega, insieme con Fabio Sturani, per l'organizzazione territoriale. Ma ecco i principali incarichi. Il presidente di Coni Servizi, Franco Chimenti, avrà anche la responsabilità di auditing. La preparazione olimpica passa alle dipendenze del segretario generale Roberto Fabbricini e del vice Carlo Mornati. Nasce la figura del capo di gabinetto: carica affidata a Francesco Soro. Rossana Ciuffetti lascia la preparazione olimpica e si occupa della Scuola dello Sport. Confermati nei loro incarichi Danilo Di Tommaso (Comunicazione e rapporti con i media) e Diego Nepi Molineris (Direzione impianti sportivi e parco ForoItalico). Il di Coni Servizi, Michele Uva, si occuperà anche del marketing, un settore strategico: scelta giusta perché Uva ha maturato una grossa esperienza anche internazionale. Altra novità ci saranno nel prossimo futuro.

Pigozzi confermato al Consiglio superiore di sanità

Una notizia positiva arriva dal Consiglio Superiore di Sanità che ha ridotto i suoi membri da 50 a 40. Solo 13 hanno ottenuto la conferma del vecchio mandato e tra questi il professor Fabio Pigozzi, membro di Giunta e presidente della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport. Il decreto firmato dal Ministro della Salute Lorenzin è stato ufficializzato mercoledì.

Osservatorio: "I biglietti nominativi sono fondamentali"

C'è chi "rema contro", ci aveva detto giorni fa Roberto Massucci, vice operativo dell'Osservatorio. E ora il comunicato della riunione di mercoledì spiega come si debba "mantenere la linea del rigore e la coesione tra tutte le Amministrazioni componenti dell'Osservatorio", perché questa "è condizione indispensabile per la sicurezza nello sport". Chi rema contro? Qualche società, anche qualche sottovaluta il fenomeno stadio. Dura anche la risposta a Giovanni Malagò, che aveva proposto, in pratica, l'abolizione dei biglietti nominativi: "L'Osservatorio ha ribadito che la drastica riduzione degli incidenti dalla morte di Filippo Raciti nel 2007 è da attribuire ad una articolata strategia di rigore, nell'ambito della quale il sistema dei biglietti elettronici e nominativi rappresenta un pilastro fondamentale. Da tempo, peraltro, l'Osservatorio ha promosso meccanismi di facilitazione per l'acquisto dei tagliandi da parte dei tifosi, ritenendo che l'illimitata disponibilità di tecnologia e, conseguentemente, la possibilità di elevare ad alti standard il livello dell'organizzazione di biglietteria, sia la strada da percorrere da parte dei club per incontrare le esigenze dei propri tifosi/clienti ed eliminare eventuali inaccettabili ostacoli all'acquisto dei tagliandi". Ci sono stati problemi a Milano con l'Inter, dovuti, secondo l'Osservatorio, ad una "scarsa organizzazione, non certo ai biglietti nominativi". La conferma, infine. A Parma, lunedì 16, potranno andare solo i tifosi della Roma in possesso della tessera del tifoso. Niente away card. "L'Osservatorio ha preso atto della persistente propensione all'illegalità di una frangia della tifoseria giallorossa che ha pretestuosamente utilizzato la possibilità, seppur legittima, offerta dalla AS Roma con la card "Club Away" ed ha, pertanto, deciso di prolungare la sospensione della stessa card", spiega il comunicato.