La penna degli Altri 20/09/2013 09:43
C'è il derby e il sergente gioca duro
FESSURE - Garcia vuole che le sue norme siano rispettate. Sotto il derby, le sue norme sono diventate decreti legge. Il giovedì si pensa alla tattica. E il giorno in cui si definiscono le mosse per la partita della domenica e si provano i movimenti in campo. Nel più assoluto riserbo, circondando il centro sportivo Fulvio Bernardini di agenti non segreti che occupano anche i sentieri di campagna intorno al recinto, vicino alla strada provinciale. Servono a impedire che qualcuno scruti sin dentro i campi di gioco dalle alture intorno. Dove i muri di Trigoria presentavano fessure attraverso le quali occhi giovani e acuti potevano osservare il lavoro di Garcia e dei suoi sono comparse colate di cemento. Pare sia stato Aurelio Andreazzoli a rendersi conto di come gli allenamenti della squadra fossero visibili dallesterno. Ha avvertito Garcia, attentissimo censore della propria attività. Certe fasi della preparazione sono solo per gli sguardi dei giocatori. Come la partita a campo ridotto disputata ieri tra titolari e Primavera. Siccome nessun impianto di sicurezza è a prova di tutto, si sa che Marco Borriello lha impreziosita con un bel gol. (...)
FASTIDI - Smania di perfezione, desiderio di non concedere alcun alibi ai giocatori e a se stesso. Anche un po di tic, parliamoci chiaro. Garcia non vuole, per esempio, che i fotografi scattino durante le conferenze stampa. Allinizio era perché i flash gli impedivano di vedere bene in faccia chi poneva domande. Poi gli è diventato fastidioso anche il semplice cliccare delle macchine fotografiche: va a impastarsi con il dialogo in una lingua che ancora non padroneggia perfettamente, non quanto vorrebbe. «E un allenatore preparato e capace di dare alla squadra la mentalità giusta», dice del francese Bruno Conti. E anche un uomo deciso, un affittuario che vuole sentirsi a casa propria, un dittatore illuminato, un assolutista seriale (...)