La penna degli Altri 02/09/2013 10:09

Caspita che bella Roma

Urlo liberatorio Aspettando o altri attaccanti, segnano pure i terzini. Considerata l’esultanza, quel gol lo sente suo: «È stata una giornata indimenticabile, questo gol è per ringraziare della fiducia che qui hanno avuto in me». Parecchia, considerando l’ingaggio (tre milioni all’anno) e il posto fisso per uno che, parole sue alla stampa brasiliana, amava «esagerare con la vita notturna. È un errore che non si ripeterà. Voglio fare una stagione importante e tornare in Nazionale».

Specialista Un altro che dovrebbe continuare sulla strada intrapresa ieri è Adem , che si è già guadagnato la standing ovation dell’Olimpico (a proposito, la Roma ha comunicato spettatori e incasso come se la Sud fosse stata piena): all’esordio in A aveva segnato alla Lazio, si è ripetuto alla «prima » in giallorosso. «La squadra è molto forte—dice—e poi c’è , che è incredibile sia in campo che dal punto di vista umano. Se giochiamo così, possiamo vincere contro tutti».

Prima della gara, il d.g. ha ribadito l’incedibilità di («Vogliamo riscattarci insieme») e non si è sbilanciato sul rinnovo di («Non lo perderemo a parametro zero: stiamo lavorando per il rinnovo»). si presenta con una maglietta di Muhammad Alì. Ha lottato tanto, il marocchino: «Il Verona era chiuso, siamo stati bravi ad avere pazienza come col Livorno. Due vittorie? L’importante è aver mandato un messaggio, che siamo una squadra». Almeno finora, pure vincente. E unita, tanto che molti (come , e Dodò) si sono rivisti a cena.