La penna degli Altri 26/08/2013 12:04
Tesseramento Jedvaj, i tempi sono incerti
GIORNI FESTIVI - Naturalmente è solo una questione di tempo prima che tutto vada a posto. Quanto lungo sia il tempo però nessuno lo sa. Possono volerci ventiquattrore come dieci giorni o qualcosa di più. Oltre le due settimane la faccenda non dovrebbe trascinarsi, se non altro per pudore. Tutto dipende dai calendari di una sottocommissione della commissione per lo status dei calciatori. Tenuto conto della sacralità dei giorni festivi in Svizzera, dove ha sede la Fifa, da oggi fino al prossimo venerdì ogni mattinata è buona per il via libera. Ma i casi allordine del giorno sono parecchi, qualcuno ben più complicato di quello elementare di Tintin.
A Zurigo non dormono, anche se riposano volentieri. Sanno benissimo che i calciatori minorenni, come tutti gli atleti ragazzini e promettenti, possono essere oggetto di una vera e propria tratta. Così hanno varato una regola che rende piuttosto complicati i trasferimenti di chi non abbia compiuto ancora 18 anni. Per Tin Jedvaj il compleanno spartiacque è il prossimo 28 novembre. (...)
IL LAVORO - Sia benedetto, è chiaro, chi ha avuto lidea di vegliare sulla salute e sulla dignità dei giovani calciatori. Nel caso specifico, tuttavia, tanta prudenza appare esagerata. Jedvaj non è stato prelevato insieme con altri cento da una landa terrosa. Ha debuttato in prima squadra nel massimo campionato croato, ha vinto il titolo oltre alla Supercoppa nazionale, è figlio di un ex giocatore e adesso è a Roma in compagnia della sua famiglia. E anche uno che sa che cosa sia il calcio. «Il mio lavoro. Io gioco, lallenatore allena. Quando funziona così, si finisce per vincere».
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