La penna degli Altri 09/08/2013 10:43

Roma tra luci e poche ombre

PER FORZA Una nota a parte merita . Che è stato costretto a far entrare per l’infortunio di Marquinho. Il bosniaco ha segnato due gol, uno su perfetta punizione dal limite dell’area, l’altro di tacco a porta vuota dopo aver evitato in dribbling l’uscita del e dopo aver riconquistato palla con un pressing solitario. ad oggi è la mente della squadra: lo ha provato centrale dei tre di centrocampo e da trequartista nel , sempre come regista, basso o alto, insomma. E ha fatto capire in più di un’occasione di non volersene privare. «Quello che ha fatto l'anno scorso non mi interessa, il che vedo io oggi è quello che ho conosciuto in Francia e la cosa importante adesso è che lui si senta bene in campo giocando con gli altri centrocampisti. Tecnicamente è molto importante per il mio gioco».

Ma al tecnico tutta la Roma è piaciuta, anche se, come detto, parzialmente nascosta. «Abbiamo fatto una buona partita. Non mi sono piaciuti solo i primi venti minuti, troppi errori nei passaggi. A livello difensivo l'inizio non è stato buono, poi siamo migliorati. Quando è entrato ha cambiato la gara». Appunto. Da rivedere sicuramente, come sostiene il tecnico, l’assetto difensivo. Burdisso è in difficoltà, deve ancora ritrovare se stesso e non è al top. Dodò fa il terzino pur non essendolo e si perde spesso l’uomo. Deve imparare a difendere. Le qualità ce le ha, la corsa non gli manca. E soprattutto, a differenza dello scorso anno, sta bene. Altra nota stonata è Lamela, apparso svogliato, fuori giri. Confuso. Non trova la posizione, non gli riesce la giocata. aspetta e intanto convoca Gervinho (da ieri è ufficialmente un giocatore della Roma) che, prima farà tappa a Londra per sistemare alcune faccende, poi raggiungerà la squadra a Washington per la sfida con il Chelsea, che chiuderà la tournée americana. Gervinho è stato convocato pure per l’amichevole che il 14 la Costa d’Avorio giocherà con il Messico a New York.

STANDING OVATION gioca l’ultimo quarto d’ora di gara, quanto basta per beccarsi l’applauso del Bmo Field di Toronto. Una standing ovation per il capitano, idolo anche da quelle parti. Re di Roma, Gladiatore da Colosseo, un giocatori leggenda come Gerrard e Giggs, così lo hanno definito il giorno dopo i giornali canadesi. E ha giocato diciannove minuti.