La penna degli Altri 28/08/2013 10:17

Ljajic va alla Roma. Il serbo è ceduto per 11 milioni, firma per 5 anni

Clausola da venti milioni Affare concluso con la Roma. Adem sarà compagno di per undici milioni più bonus di circa due milioni, ultimi dettagli di un’intesa tra i club che verrà definita oggi (ma è probabile che nelle casse viola entri anche qualche euro in più). Il serbo, perciò, rinuncia per il momento al sogno Milan grazie a un quinquennale da circa due milioni di euro a campionato, più di tre volte di quello che intascava a Firenze (netto in busta paga di 600 mila, con svincolo gratuito nel giugno 2014). In queste ore a Roma anche (col suo staff) incontrerà i dirigenti giallorossi per l’ultima definizione del nuovo ricco legame, che prevede anche l’inserimento di una clausola rescissoria da circa venti milioni di euro. L’attaccante sosterrà poi le visite mediche prima di diventare ufficialmente romanista. Di fatto lo è già: le società hanno comunicato di aver trovato l’accordo, e papà Samir e il manager Ramadani hanno confermato l’okay al contratto.

«Grazie di tutto» Viola dall’inverno del 2010, ha raccolto ieri, al centro sportivo della , le ultime cose dall’armadietto numero 22, cifra stampata anche sulle spalle in onore all’idolo Kakà. E’ poi uscito in auto con un paio di buste in bauliera, prima di entrare e uscire per l’ultima volta dallo stadio di Firenze,dove, in mezzo al prato, ha rilasciato l’intervistasaluto al canale tematico del club, che aspetta ora l’annuncio ufficiale per accenderla on line. «A Firenze sono stato molto bene e voglio ringraziare tutti i tifosi che mi sono stati vicino», il senso delle sue dichiarazioni. Ma adesso per lui è arrivato il momento di voltare pagina. La Roma lo aspetta come sostituto di Lamela, centrando così il primo obiettivo della lista.

La giornata ha passato la mattinata segregato in casa con papà Samir. Alle tre e mezzo del pomeriggio la prima tappa in sede per definire, con gli uomini mercato viola, la sua uscita di scena. Poi l’appuntamento al centro sportivo per il saluto al gruppo, il rientro al Franchi per la consegna dell’ultima intervista e la nuova fuga in dribbling, in silenzio e senza sorrisi. Col broncio Adem ha attraversato tutte le ultime settimane, condizione che ha portato Montella e la dirigenza viola a lavorare fitto per la cessione della punta. E poi a premere perché il trasferimento fosse verso Sud e non verso Nord, cioè al Milan, l’italiana che per prima aveva sondato il possibile affare «lowcost», corteggiamento che ha però irrigidito la , poi ufficialmente indispettita per una «offerta irricevibile, sicuramente tardiva e di certo inopportuna ». Muro viola verso i rossoneri continuamente ribadito, e poi in effetti confermato dagli eventi.

Carattere Fu la solita intuizione di Corvino, allora d.s.viola, a portare a Firenze, 6,5 milioni di euro al Partizan per uno dei giovani più promettenti del mondo secondo le liste stilate dalla rivista «Don Balon». Adem mise piede in à il 15 gennaio, il 31 fece subito il debutto in A contro il Cagliari. Le sue scarpette gialle entrarono in molte azioni viola, e l’esordio del diciottenne non passò inosservato. Il primo anno altre otto presenze, senza gol. Poi la maglia da titolare consegnata da Mihajlovic (ora della Serbia che al momento esclude Adem per questioni canore, vista la ferma volontà di non intonare l’inno nazionale), 26 gettoni e tre reti, il minor utilizzo con Rossi in panchina, anche se i due ebbero modo di trovarsi vicinissimi la notte del 2 maggio 2012, con la rissa finita in mondovisione. Il tifo si schierò con Delio, lo fece subito intuire con un coraccio («sei uno zingaro») ribadito due sere fa. E allora finisce così l’avventura viola, anche se in mezzo, e non va certo trascurata, c’è stata l’esplosione con un finale da 10 gol in tre mesi. Ma toccherà alla Roma verificare se fu vera gloria oppure no.