La penna degli Altri 22/08/2013 11:45
Lamela alla sfilata della Roma ma è già venduto al Tottenham. Incursione laziale con sfottò aereo
Due sere fa lex d.g. giallorosso, ieri nella capitale spagnola per trattare la cessione di Bale al Real, si era incontrato a Londra con il suo successore romanista Mauro Baldissoni e con il d.s. Walter Sabatini promettendo di staccare un assegno di 35 milioni di euro. Una cifra impossibile da rifiutare e infatti la Roma, che sta pensando di reinvestire una parte di quei soldi per provare a strappare alla Fiorentina Ljajic e che si è interessata al ventenne croato dellRnk Spalato, Ante Rebic, non lo ha fatto. Lamela e la sua fidanzata sapevano benissimo che quello di ieri pomeriggio sarebbe stato il suo saluto al pubblico romanista, e cè voluto un gran lavoro diplomatico da parte dei dirigenti per convincerlo a scendere in campo. Una presentazione virtuale, quella dellargentino, per non agitare ancora di più gli animi di una piazza che non ha ancora perdonato alla squadra e alla società le ultime due stagioni fallimentari e soprattutto la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio lo scorso 26 maggio.
Una sconfitta difficile da dimenticare, anche perché per tutta lestate è andato in scena un derby particolare con i tifosi biancocelesti, quello degli striscioni aerei. Passatempo costoso (ogni passaggio costa circa 3.000 euro) ma di sicuro effetto. Fino a ieri il punteggio dei voli era in parità, tre per parte: Vavemo arzato la coppa in faccia, il primo di matrice laziale sul litorale romano; Varzamo in faccia il nome immortale: As Roma, lultima risposta giallorossa, domenica sera, prima della Supercoppa vinta proprio allOlimpico dalla Juventus. Ieri lultimo (?) sfottò biancoceleste: 26/05/2013 la verità reale è che vavemo fatto male. Una verità innegabile, e che ancora brucia.
Lo sanno i tifosi giallorossi, che si aspettavano una reazione ben diversa dalla società fischiato anche il presidente James Pallotta rispetto alle cessioni di Marquinhos e Lamela. «Non saper rimediare ad una sconfitta è peggiore della sconfitta stessa», è lo striscione rimasto esposto in curva Sud per tutto il tempo della presentazione dei calciatori in campo, a cui ha fatto da sottofondo il coro «Tifiamo solo la maglia», che rende bene lidea della distanza che cè in questo momento tra la squadra e la tifoseria. Non è stato risparmiato nemmeno il tecnico Rudi Garcia, nonostante la promessa di rendere i tifosi «orgogliosi della squadra». Tra i pochi a ricevere applausi i nuovi acquisti Maicon e De Sanctis, oltre a Daniele De Rossi e a Francesco Totti, che ha provato a ricucire lo strappo: «So cosa provano i veri tifosi della Roma perché li conosco da sempre. Ci sono stati sempre vicini e ci hanno dimostrato amore: lunico modo per ripagarli è fare i risultati». Da sempre, la medicina migliore.