La penna degli Altri 12/08/2013 11:22

La Serie A gioca così

352 vero Tre difensori promettono sicurezza difensiva: nel calcio più esasperato d’Europa, una bella garanzia. Il fatto che all’estero il 352 sia questo semisconosciuto, però, fa un po’ riflettere. Sempre , dopo il k.o. con il Bayern, aveva fatto capire che in serve (servirà?) altro. Dice Mourinho: «È difesa a tre se schiero un centrale e due laterali, altrimenti è difesa a cinque ». Vero, però c’è modo e... modulo. Nella filosofia di il possesso palla e l’attitudine offensiva allargano i tre centrali e avanzano gli esterni quasi all’altezza delle punte, mentre in fase difensiva è più probabile che la si compatti in una linea a quattro. Insomma, 352 vero e non 532 mascherato. Magari la Samp di Rossi (come a Palermo) e il Parma di Donadoni (come a Livorno) s’abbassano di più: questione di uomini. E di obiettivi.

Rincorsa Montella In Europa, comunque, partiamo così con metà contingente: , ma anche Udinese e (che però arricchisce il suo gioco con una mediana di classe e un esterno, Cuadrado, che è quasi un’ala, senza dimenticare ). Guidolin tende ad affollare il centrocampo al punto da lasciare spesso una sola punta (Di Natale) e sei in mediana. Montella è, senza dubbio, il più interessante ed elastico dei giovani tecnici: non disdegna neanche la difesa a quattro e tre punte. Vediamo come si gestirà, per la prima volta, da favorito. Inter o ? Coerente con le sue idee, Mazzarri ha portato la difesa a tre anche all’Inter. Diversamente dai predecessori sembra aver individuato la squadra titolare, almeno dieci/ undicesimi. L’incognita è il centrocampo: la convivenza GuarinKovacic e la tenuta di Cambiasso. L’Inler del primo anno al gli cambierebbe la vita, così come un esterno (Wallace). Non ha Cavani e neanche Hamsik. Si annuncia a tre anche il Livorno di Nicola (che l’anno scorso in B ha cambiato in corsa diversi sistemi).

Resiste il Non mancano gli estimatori del . Ma occorre specificare. La Roma di , per esempio, è a tre punte vere benché su basi meno rischiose di Zeman. Anche l’interessante Sassuolo di Di Francesco, allievo del boemo e che dal boemo ha imparato i tagli offensivi, tiene la difesa più bassa. Oscilla tra il e il il Catania di Maran: senza più le geometrie di Lodi e le improvvisazioni di Gomez (ma sta arrivando Leto). Il Verona di Mandorlini ha due ali. Nominalmente anche l’Atalanta è passata al : vediamo quanto gli esterni Bonaventura e Livaja (De Luca) saranno alti o rinculeranno nel 451. (...)