La penna degli Altri 01/08/2013 10:20

L’Inghilterra rimpiange Gervinho

IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Un giocatore sottovalutato, un probabile rimpianto. Così dall’Inghilterra descrivono Gervinho, così analizzano la possibile cessione da parte dell’ dell’attaccante che piace tanto alla Roma e a . Una probabile cessione, quella da parte dei Gunners, che potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol. E’ ciò che sostiene il sito "Think Football", che ha come slogan una frase impegnativa "Il sito di calcio delle persone che pensano". Ma qui non è questione di pensieri, di opinioni, qui sono i fatti a parlare. Perché viene presentata una dettagliata analisi delle prestazioni di Gervinho sulla base dei numeri. Che sembrano smentire l’opinione comune secondo la quale il giocatore della Costa d’Avorio avrebbe clamorosamente fallito nei due anni passati in Premier League dopo aver fatto sfracelli con il Lille.

Il prossimo fine settimana potrebbe essere decisivo per il suo passaggio alla Roma e quindi per limare la distanza tra domanda e offerta (in ballo ci sono un paio di milioni mentre con il giocatore già c’è l’accordo). Ma quel che più conta è che, numeri alla mano, il giocatore che la Roma è vicina a prendere non è uno che ha reso al meglio solamente in Francia. Si comincia dai gol: 5 quelli nell’ultima stagione. Pochi in assoluto, non pochissimi se si considera che Gervinho ha giocato solo 18 partite in Premier per 1022 minuti. Vale a dire alla media di 56 minuti a partita. E poi i dribbling: 1,3 a match, che ne fanno il quinto dell’ in questa speciale classifica. Numeri che avrebbero potuto essere decisamente migliori con un minutaggio superiore.

Insomma, anche i critici gli riconoscono la capacità di puntare l’avversario per arrivare sulla linea di fondo. Dote che, ad esempio, non ha dimostrato di avere Lukas Podolski che pure è andato più a segno di lui. Molti hanno poi criticato le sue capacità come finalizzatore, alcuni hanno addirittura messo in discussione la sua cifra tecnica. Ma l’85% di precisione nei passaggi (il migliore del settore offensivo dei Gunners) è lì a dimostrare il contrario. Così come il suo 20% nella conversione in rete delle occasioni da gol. Che può sembrare pochino, ma che così non è. Visto che, ad esempio, un attaccante dalle capacità universalmente riconosciute come Luis Suarez ha sotto questo aspetto uno "score" inferiore.

Insomma, Gervinho è uno non male anche in zona gol, a dispetto di un modesto 35% nei tiri nello specchio. Vale a dire il dato che più ha dato fastidio ai tifosi dell’. Ma allora, se i numeri non sono così negativi, perché l’ è pronto a fare a meno di lui? Il problema di Gervinho - sempre secondo l’analisi di thinkfootball.co.uk - è stata semmai la costanza di rendimento. Nelle prime sette partite della scorsa stagione (tenendo conto di tutte le competizioni), l’attaccante ha infatti realizzato cinque gol e piazzato pure un assist. Mentre nelle ultime cinque dell’ ha segnato due gol e prodotto tre assist. La difficoltà è stata semmai nel mezzo, con le 13 partite di fila senza andare a segno. Un lungo periodo di astinenza per nulla addolcito di un singolo assist. Un’alternanza di prestazioni che pare aver convinto Wenger a privarsi di Gervinho.

Troppi alti e bassi, anche se i bassi potrebbero essere in parte dovuti proprio alla scarsa considerazione che il tecnico dell’ ha di lui. Un problema che non avrebbe di certo con , che ha già dimostrato di riuscire a farlo rendere al meglio. Per far sì che Gervinho in giallorosso recuperi il tempo perduto, che non venga più sottovalutato e che anzi si rivaluti. E che soprattutto tra qualche mese all’Emirates in tanti possano rimpiangere la sua partenza