La penna degli Altri 17/08/2013 12:06

E tra Osvaldo e i tifosi anche il dito della fidanzata

Il lungo addio tra la Roma e Daniel si è consumato lentamente, tra telefonate «rubate» in cui i dirigenti giallorossi spiegavano la strategia per la cessione, contestazioni («potevi essere un imperatore, non hai capito niente»), risposte («che c....volete, ho segnato 200 gol») fino quasi allo scontro fisico coi tifosi nel ritiro di Riscone. Una fine già scritta, ma che ancora non si è concretizzata: che la Roma voglia liberarsi di Osvaldo lo sanno anche le pietre, che Daniel voglia lasciare la squadra è sempre più evidente. Una convergenza d’interessi che non ha portato ancora al divorzio e che potrebbe complicare i piani di mercato della proprietà americana, costretta a rinunciare a uno dei gioielli di famiglia (più Lamela di , ritenuto incedibile da ) per ripianare il bilancio nel caso il centravanti con la chitarra non ricevesse l’offerta giusta.

La Roma, infatti, lo avrebbe mandato volentieri al Southampton o al Wolfsburg, pronte a mettere sul piatto venti milioni di euro, ma entrambe le destinazioni non hanno incontrato il gradimento del centravanti: la Germania non è stata presa in considerazione, come San Pietroburgo, dove Spalletti avrebbe fatto ponti d’oro per portarlo allo Zenit. E se dovrà essere Inghilterra, è meglio Londra, dove ci sono grandi squadre e buona musica. Peccato che dalla non siano arrivate offerte concrete, e comunque non alle cifre che vorrebbe la Roma, che nelle ultime ore ha riaperto i contatti con Madrid, sponda Atletico. Una soluzione che potrebbe fare felici tutti, anche perché l’alternativa è una convivenza forzata che, alla luce degli ultimi fatti, sarebbe meglio evitare.