La penna degli Altri 21/08/2013 10:13

Destro, storia infinita: voglio rientare al top

IL TEMPO (E. MENGHI) - Titolare di un futuro sempre più lontano. torna a parlare, dopo un’estate intera passata a nascondersi da sguardi e, soprattutto, telecamere, per sviare alle domande su un ginocchio che sette mesi dopo l’operazione ancora non gli permette di correre. Mattia parla, ma in realtà non dice nulla, perché «non si può dire nulla». Né cosa gli passa davvero nella testa, né una data più o meno vicina per tornare a dare calci al pallone che tanto gli manca. «Le cose procedono bene – attacca l’attaccante a Roma Channel – bisogna soltanto continuare a lavorare così come stiamo facendo. A che punto sono bisogna vederlo giorno dopo giorno, perché bisogna vedere dopo l’allenamento come reagisce il ginocchio. Il mio obiettivo è rientrare bene, ma fissare una data non è possibile. Quando rientrerò con il gruppo, dovrò impegnarmi il più possibile e meritarmi il posto». Ma quando rientrerà con il gruppo non è dato sapere: «Date non si possono fissare», ribadisce. Non c’è nulla di stabilito, nonostante il tempo passato dall’intervento al menisco esterno del ginocchio sinistro, che inizialmente prevedeva due mesi di stop.

L’8 aprile, infatti, era in campo a giocarsi il derby di ritorno con la Lazio. Però, per un problema di sovraccarico durante la riabilitazione e i doppi allenamenti di Mangia in Israele, dove ha giocato soltanto 118 minuti mentre i compagni dell’Under 21 vivevano da protagonisti l’Europeo, hanno messo a dura prova l’articolazione che si gonfiava dopo ogni sforzo. Niente ritiro a Riscone di Brunico, niente tournèe in America, solo tanta fisioterapia per il centravanti, che nel frattempo si era spostato a Brescia per curarsi. «Purtroppo quando stai lontano dal campo e, mentre i compagni si allenano vai in palestra, soffri, perché vuoi ma non puoi entrare in campo. Quindi, per un motivo o per l’altro, abbiamo concordato con la società di fare questo periodo lontano da Trigoria», spiega Mattia che al Bernardini ci ha rimesso piede da poco e negli ultimi giorni ha lavorato in compagnia dell’infortunato . L’olandese salterà la prima a Livorno, ma non il debutto in casa con l’Hellas Verona. «Sto facendo molto lavoro in palestra – aggiunge per potenziare il muscolo. Sono rientrato da poco e spero di conoscere meglio e i compagni. Non ho avuto molti momenti per stare con il gruppo, ma dalle amichevoli ho visto che è forte. Sono stati presi giocatori bravi e speriamo di fare una bella annata. L’obiettivo resta l’Europa. Ho tanta voglia di giocare, ma non ti devi far trasportare dal fatto di rientrare presto se non stai bene». E lui non sta affatto bene. Perché non può correre e, cosa ancor più preoccupante, non è ancora nei suoi piani. In settimana farà nuovi controlli e presto potrebbe tornare in Spagna per un altro consulto. L’operazione a oggi è esclusa, ma i tempi si allungano: per ora il campo è un’utopia.