La penna degli Altri 30/07/2013 10:28

Totti, voglia di Roma: «Noi presto al top»



A tu per tu Ieri Francesco è arrivato alla conferenza stampa timido e silenzioso. Si è sciolto soltanto alla fine, quando Henry gli è andato incontro per abbracciarlo come un vecchio amico, un abbraccio di quelli che si fanno tra campioni. «Ci siamo incontrati diverse volte in campo e spesso ho vinto io — ha detto l’ex stella dell’, oggi ai New York Red Bulls — Ma questa è una partita a cui tengo troppo e Francesco lo sa». E mentre lasciava il palco, Thierry gli ha fatto un gesto con le mani, come dire poi ci scambiamo la maglia. L’appuntamento è per domani sera allora, direttamente in campo. Dove un altro francese,
, calcherà per la prima volta il campo di uno stadio americano. «Non ero mai stato prima negli Stati Uniti, sono certo che domani sarà una partita entusiasmante — ha detto l’allenatore della Roma—. Il calcio americano è in crescita, basta vedere anche solo l’attenzione intorno al movimento femminile. Osvaldo? Purtroppo ha un piccolo problema alla caviglia, non so se potrà giocare questa partita. Ma se è qui vuol dire che fa parte del gruppo».




La telefonata
Ed allora, spazio a , l’uomo su cui ieri si sono concentrati un po’ tutti i media americani. «Fa effetto giocare una partita come questa, perché affronteremo gente di valore—ha detto Francesco — Poi giocheremo contro tanti campioni come lo stesso Henry ed un amico come Di Vaio». Già, Marco Di Vaio, l’amico che ha scelto Toronto e che gli ha fatto anche una telefonata per provare a portarlo con sé. «E’ vero, ma io in questo momento ho in testa solo la Roma. Lui è un grande giocatore ed una grande persona, so che sta adesso benissimo in Canada. Ha voluto fare questa esperienza, sono felice gli stia andando bene». La sua di esperienza sarà invece ancora tinta di giallorosso, con il rinnovo contrattuale in arrivo al suo ritorno dalla tournée americana. Almeno così spera lui e non solo. «La società sta facendo bene, sta cercando di costruire una squadra all’altezza delle migliori d’Europa — conclude —. Cercheremo il prima possibile di diventare come loro. Aspettiamo fiduciosi, si vince solo con giocatori forti». Lo stesso concetto già espresso altre volte...