La penna degli Altri 26/07/2013 11:05
Roma doc «Ma quale vecchio Per un portiere letà non conta»
Testa e gambe Terminate le vacanze in Sardegna e atteso dai suoi impegni come telecronista del campionato austriaco, Konsel racconta il suo arrivo alla Roma: «Non ero più un ragazzino, ma mi sentivo addosso lenergia di un ventenne nonostante avessi appena lasciato il Rapid dove avevo giocato una vita. Il portiere è un ruolo particolare, a 36 anni è come un centrocampista o un attaccante di 30. De Sanctis viene da una piazza come Napoli, non lo spaventano né la pressione né le aspettative, quindi ha tutto per fare bene. Mi dicono che sia poi uno che si allena molto, non dovrebbero esserci problemi». La testa quindi viene prima di tutto: «Assolutamente conferma Konsel . Ricominciare in una città come Roma gli darà una marcia in più».
Progetti Lesperienza di De Sanctis sarà fondamentale anche per Skorupski, 22 anni, che potrà crescere con calma: «Non lo conosco, ma ne ho sentito parlare bene. Avere davanti uno come Morgan gli sarà utile in allenamento e anche quando sarà chiamato a giocare ». E il progetto giovani? Affidarsi a un portiere di 36 anni va in controtendenza con tutto quello che la Roma ha fatto finora: «Sì, ma i progetti sono tali solo sulla carta ribatte Konsel.LaRoma ha bisogno di certezze e De Sanctis lo è. Garcia voleva un portiere affidabile ed esperto, la Roma gli ha messo a disposizione uno dei migliori dItalia che, oltretutto, non va neanche in Nazionale e quindi può allenarsi con calma a Trigoria».
Sogno A proposito di progetti, in quelli di Konsel cè la volontà di tornare alla Roma: «Mi piacerebbe. Lanno scorso se ne è parlato perché cera Zeman ma poi non se ne è fatto più niente. Io sono sempre disponibile, se la Roma mi chiama corro». Con quale ruolo? «Vediamo, prima facciamo squillare il telefono...».