La penna degli Altri 26/07/2013 09:51
Roma, De Sanctis chiude la porta
SALUTI E BACI
Dopo aver completato le visite, De Sanctis, come detto, nel pomeriggio è andato in campo per il secondo allenamento della Roma, lavorando in compagnia di Lobont, Julio Sergio e Skorupski. Prima, però, una lezioncina tattica da parte di Garcia. È in discreta forma, già pronto a prendere posto tra i pali della Roma ma oggi salterà lamichevole in casa dellAris Salonicco. Al di là di questo appuntamento, Morgan farà parte del gruppo che domenica partirà per gli States: Kansas City, Boston, Toronto e Washington le tappe della tournée. E così avrà lopportunità di stringere la mano a James Pallotta.
QUEL RIGORE A BOBO
A trentasei anni abbondanti, per De Sanctis comincia unaltra, grande avventura. Cresciuto nelle file del Pescara, Morgan ha conosciuto il mondo professionistico alla Juve, stagione 1997-98. Prima di presentarsi a Torino, 74 partite in B con gli abruzzesi, esordio a 17 anni e 213 giorni (record) in sostituzione degli infortunati Spagnuolo e Cusin, parando, la domenica successiva sul neutro di Francavilla al mare, un calcio di rigore a Bobo Vieri, allora al Venezia. «Se ne tiri altri dieci, te li paro tutti!», urlò Morgan in faccia allavversario. Appena arrivato alla Juve, De Sanctis catturò lattenzione di Gianni Agnelli che in occasione dellappuntamento in famiglia a Villar Perosa nellagosto del 97, chiese dettagliate notizie sul conto di quel portierino dai capelli rossi costato 1 miliardo di lire a Marcello Lippi e poi direttamente a Morgan. «Lei è De Sanctis? Mi hanno detto che è molto bravo, vada avanti cosi», le parole dell'Avvocato. Con Lippi esordio in serie A contro la Lazio, 6 dicembre del 98, causa gli infortuni di Peruzzi e Rampulla, e un gol al passivo. Due stagioni a Torino, poi otto anni a Udine prima di finire al Siviglia grazie allart.17 della Fifa, quindi al Galatasaray e, nellestate del 2009, al Napoli.
TERRA DABRUZZO
Nel marzo scorso, Morgan ha dato laddio alla nazionale A, difesa sei volte, quattro volte da titolare. Con la Roma ha firmato ieri un contratto biennale (è costato 500 mila euro). Sarà il titolare e con lui la Roma tornerà ad avere un portiere italiano tra i pali dopo una decina di anni, cioè dai tempi di Ivan Pelizzoli, titolare nella stagione 2003-04. E pensare che prima dellarrivo di Miki Konsel, estate 1997, la Roma non aveva mai avuto un portiere straniero. E con De Sanctis la porta giallorossa tornerà ad essere difesa da un abruzzese come Franco Tancredi, il portiere del secondo scudetto. Un ottimo precedente.