La penna degli Altri 23/07/2013 14:53

Parla uno dei contestatori: «Perché non lo vogliamo»

 
RAGIONI - Va chiarito subito l’equivoco delle ultime ore. Nell’ormai famosa conversazione che non doveva emergere, il ds giallorosso dice a che sarebbe il caso che Osvaldo arrivasse a Trigoria per il raduno così da prendersi insulti anche lui, accusare la pressione e accettare le destinazioni proposte, Southampton in primis (anche se il rapporto tra l’attaccante e il club, già ai minimi termini, non avrebbe richiesto alcun passaggio aggiuntivo per arrivare all’addio). Osvaldo al primo giorno di raduno non è mai arrivato. «Ma noi con queste storie non vogliamo avere nulla a che fare - racconta l’amico, che nella notte tra domenica e ieri è tornato a Roma - solo non capiamo come sia possibile che Osvaldo possa indossare ancora la maglia della Roma» . Le gocce sono state tante, il vaso è traboccato: «Il giorno del derby era a Londra, a Capodanno non è andato ad allenarsi in America, è stato espulso due volte con l’Atalanta per reazioni da piccolo giocatore, ha litigato con Lamela, ha mandato quel messaggio ad Andreazzoli dopo la finale di Coppa Italia, ha segnato contro il Siena e ha mostrato le orecchie come a dire che non sentiva chi lo contestava. Ne ha fatte davvero troppe. E durante il ritiro ha mancato di rispetto a tifosi di una certa età che gli si erano avvicinati per spiegargli la Roma. Di fronte ad alcune famiglie con i bambini ha fatto un gesto offensivo. Che dite, può bastare?»
 
VALORE - Queste le ragioni di chi negli ultimi giorni ha detto ad Osvaldo ciò che pensa. Ma tanti altri tifosi hanno difeso l’attaccante, rispondendo con applausi e cori di sostegno all’italoargentino: «E infatti non capiamo tutto questo attaccamento per un giocatore che ne ha combinate di tutti i colori. Con tutti quegli episodi Osvaldo si è fatto fuori da solo. Forte? Sì, solo quando gli pare...» . Infine il gesto di , che ha lasciato il rigore ad Osvaldo nel momento più difficile: «Il capitano ha sbagliato, forse lo ha fatto con un gesto da amico ma tanto c’è poco da salvare. E a proposito di rigori: tutti ricordano bene quello di Genova, contro la Samp, quando Osvaldo tolse il pallone a mettendo in atto un’altra mancanza di rispetto nei confronti di tutta la Roma, dai tifosi al capitano. Osvaldo non ha mai pensato all’interesse della squadra ma sempre e solo ai fatti suoi. Ecco perché non lo vogliamo più» . (...)