La penna degli Altri 16/07/2013 10:38
Jedvaj: «Io come Marquinhos? Magari»
Nessuna paura «Voglio vincere e ricambiare la fiducia del club, esprimendo le mie qualità e riportando in alto la Roma. In Europa mi avevano cercato altri club, alcuni anche molto importanti. Ma anche la Roma è un grande club, tra i primi tre in Italia. In Italia posso imparare molto sul piano tattico, ci sono grandissimi attaccanti. Ma io in campo non ho paura di nessuno, sul campo sono tutti uguali». Alla faccia dei suoi 17 anni e di quella faccia da bambino ancora piena di brufoli. Jedvaj la Roma lha preso dalla Dinamo Zagabria, superando in extremis la concorrenza del Tottenham dellex Franco Baldini. Nelle idee di Sabatini, dovrà essere proprio lui lerede di Marquinhos. Almeno il d.s. ci spera, non fosse altro perché li ha pagati più o meno la stessa cifra (4,5 milioni Marcos, mezzo milione in più Tin).
Sfacciataggine È ovvio, ora Jedvaj non dovrà essere caricato di responsabilità oltremodo. Anche se lui quelle responsabilità lì sembra volersele prendere da subito. «Sono qui per giocare con la prima squadra, non mi parlate di Primavera. La famiglia verrà con me e mi aiuterà ad inserirmi. I miei pregi? Le doti tecniche e il senso della posizione. Un giorno mi piacerebbe essere come Thiago Silva e David Luiz». E magari fosse, li ha presi scarsi il ragazzino. Per il numero, invece, si dovrà accontentare del 33. «Mi sarebbe piaciuta la 16, ma ce lha De Rossi e ovviamente non si può prendere. Ed allora ho scelto il 33, quello di Thiago Silva». Voglia di vincere Consigli? Ci sta pensando Garcia. «Il mister mi ha detto di stare calmo e di esprimermi secondo le mie possibilità. Tra poco prenderò delle lezioni di italiano, per ora mi aiuta Pjanic. Garcia? In Francia ha vinto, ha tutto per ripetersi anche qui». Magari, strada facendo gli darà una mano (decisiva) proprio Tin. «Il mio obiettivo è vincere qualcosa con la Roma». Per avere solo 17 anni, Jedvaj ha le idee già molto chiare.