La penna degli Altri 01/07/2013 09:28
Italia, è Buffon il nostro Salvador
ULTIMO SFORZO - Per lultimo sforzo alla fine sullerba prima asciugata da sole bahiano dellArena Fonte Nova e irrigata prima del match alla moda spagnola, Prandelli, fatti gli ultimi test, schiera comunque Chiellini dietro (con Maggio e De Sciglio larghi e con Astori, al debutto confederale), De Rossi in mezzo (con Candreva e Montolivo) e Gilardino prima punta, con El Shaarawy (prima volta con due punte in questa trasferta brasiliana) supportati da Diamanti. Altro cambio di schema insomma, nella quinta partita di Confederations. Uruguay con una sola novità, comunque italiana: dentro linterista Gargano per il bolognese Perez. Tabarez conferma il suo tridente Forlan-Suarez-Cavani. E si parte. Capendo subito la ragia del match. Da una parte cè unorganizzazione di gioco, quella azzurro, dallaltra la necessità di sfruttare i tre craque uruguaiani: Forlan, Suarez e soprattutto Cavani. Passato al 4-3-1-2, in questo caso la direzione dei tempi la dà un De Rossi straordinario, che con i ritmi consoni al caldo, fa scorrere spesso palla bassa, appoggiandosi a sinistra dove De Sciglio è bravo a non patire la pressione di Suarez. (...)
SALITA - Ma è destino che questa Confederations per lItalia debba essere quella dello sfinimento. E naturalmente Cavani a rimettere tutto in discussione. Prima sfruttando da imperatore del gol, un errore in disimpegno azzurro, trasformato in contropiede da Gargano (13'st), poi replicando su punizione al nuovo vantaggio italiano, segnato da unaltra parabola mondiale di Diamanti. Volano borracce in campo, i muscoli si marmorizzano. Servono i supplementari, dove cè spazio anche per un rosso (doppia ammonizione) per Montolivo. E alla fine lItalia trova la gloria che merita, andando oltre la trappola dei rigori.