La penna degli Altri 14/07/2013 10:03

Ecco De Sanctis, il «pirata» saggio che non molla mai

Leader Colto, intelligente e mai banale, è l’uomo che l’ufficio stampa del ha sempre mandato a parlare nei (pochi) momenti difficili. Non a caso, nello spogliatoio azzurro per quattro anni è stato un riferimento, una guida. Ha legato con tutti, in particolare con Lavezzi che è andato pure a trovare di recente a Parigi. L’argentino lo prendeva spesso in giro per via di quel suo modo di vestire «vintage» e di quel la canzone («Non succederà più» di Claudia Mori) che è solito ascoltare. Lui, invece, cercava di convincerlo a rimanere più a lungo sul campo di allenamento perché il Pocho era un po’ refrattario alle doppie sedute mentre Morgan, per tutti il Pirata, è maniacale nella cultura del lavoro.

Esperienza Spesso svolge lavoro differenziato il martedì perché cura i suoi muscoli con attenzione e arrivato a una certa età sente di doverli preservare (ecco perché di recente ha rinunciato pure allaNazionale, con tanto di commiato da parte di Prandelli). Così facendo, a nei primi tre anni ha saltato una sola gara di campionato: se non è un record, poco ci manca. Ha battuto, invece, nel 20102011, il record di imbattibilità casalinga (800 minuti) che apparteneva a Castellini (’8182 con 762’). Al San Paolo abbassava la saracinesca ed era impossibile fargli gol. Quando, però, Mazzarri lo scorso anno gli ha chiesto di cominciare lui l’azione d’attacco con i piedi, ha palesato qualche limite ed è entrato in conflitto con il pubblico. È un vecchio stampo, fortissimo tra i pali e nelle uscite basse, meno abile sui palloni alti. Comunque, una garanzia. Alla concorrenza lascia le briciole (chiedere a Iezzo e Rosati). e l’ultimo arrivato Skorupski sono avvertiti.