La penna degli Altri 10/07/2013 10:26
E intanto Osvaldo se la spassa a Chicago
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Qualcuno lo aspettava, altri avevano già respirato qualcosa di diverso nell'aria. Sicuramente non ha avuto nessun dubbio Pablo Daniel Osvaldo, che nel giorno del raduno a Trigoria, ha preferito lasciare un oceano di distanza tra sè e la partenza della nuova stagione giallorossa. Le vacanze del numero nove d'altronde, sono servite più che altro a cercare e condividere insieme alla Roma la possibilità di trovare una nuova sistemazione e abbandonare al più presto la sua controversa avventura romanista.
Mesi in cui però nulla di concreto è stato definito, tanto da far comparire il nome dell'attaccante nella lista dei convocati del pre- ritiro diramato dalla società meno di 48 ore fa. Osvaldo si sarebbe dovuto presentare regolarmente, cominciare i test di rito e poi aspettare l'evolversi degli eventi del mercato. Ma quando i cancelli del «Bernardini» si sono chiusi e dell'italo argentino non vi era alcuna traccia, dal quartier generale è arrivata prontamente la comunicazione di un rientro posticipato e già concordato con Walter Sabatini per la giornata di giovedì.
Una mossa per evitare di far scoppiare un altro caso diplomatico, ricominciare il processo mediatico e mediare di fronte al tweet galeotto della fidanzata di Osvaldo, che nella mattinata di ieri aveva comunicato al mondo intero di trovarsi ancora a Chicago (dove la punta ha partecipato qualche giorno fa ad una partita di beneficenza organizzata da Messi). Il fatto ha infastidito non poco la dirigenza (una frattura non certo sanabile con l'ennesima multa), che avrebbe voluto vedere il giocatore insieme ai suoi compagni prendersi le proprie responsabilità anche davanti alla contestazione dei tifosi.
Il ds dopo aver ascoltato le flebili informazioni richieste dal City, ha in mano per il momento soltanto l'offerta vantaggiosa da 18 milioni del Southampton, destinazione però poco gradita dall'attaccante in cerca di un accordo economico migliore.
Una situazione complicata per la Roma, che puntava in un addio anticipato e in una sostanziosa liquidità, indispensabile per concludere i primi colpi in entrata.