La penna degli Altri 10/07/2013 10:12

A Trigoria si sentono assediati e sul mercato non si vuole sbagliare



(...) Gli americani hanno preso una società ormai allo stremo delle forze. Stanno cercando di rivitalizzarla e riportarla ai vertici, sulla base di un programma di cinque anni. Ne sono passati appena due, dunque è presto per parlare di fallimento.



L’apparente immobilismo sul mercato non è dovuto a mancanza di competenza nel condurre le trattative, tantomeno da scarso impegno da parte del direttore sportivo . Al contrario, la necessità di non sbagliare ancora l’impianto della squadra e di seguire le indicazioni del nuovo tecnico conducono a un’inevitabile prudenza nel valutare tutte le opzioni, anche a costo di vedersi sfuggire qualche obiettivo comunque sostituibile.



La pressione mediatica e psicologica che insiste sulla piazza romana, amplificata anche da interessi di parte, costringe la società a essere iperprotettiva nei confronti dei suoi membri e dei giocatori. Per questo, argomentano i responsabili della società, la Roma non vuole gettare nessuno in pasto alla folla, ovviamente in senso figurato. In più è stato lo stesso allenatore a chiedere di evitare nei giorni del pre-ritiro contatti tra la squadra, la stampa e il pubblico, per avere il tempo necessario a conoscere la realtà di Trigoria e l’atmosfera del calcio italiano e a incontrare singolarmente i giocatori che dovrà gestire.