Ora, senza il filtro di Baldini, il ds fa riferimento direttamente al presidente: saranno in gran parte suoi sia gli oneri sia gli onori della prossima stagione. Sue le scelte, insomma, sue le responsabilità. Ad aspettarlo ci saranno anche Italo Zanzi, Ceo romanista, oltre a Sean Barror e Mark Pannes, fidati consiglieri del presidente e membri del board del Raptor Fund che fa capo a Pallotta. Una vero e proprio planning meeting che avrà come primo punto all’ordine del giorno la nomina del nuovo allenatore, con il conseguente budget di mercato, ma in cui si parlerà anche di altri aspetti che stanno molto a cuore alla proprietà, come lo sviluppo del marchio e lo stato d’avanzamento dei lavori del nuovo stadio di proprietà, il cui progetto dovrebbe essere presentato entro l’estate. Quello che sta più a cuore ai tifosi, però, è il nome del prossimo allenatore, che sarà probabilmente ufficializzato oggi.

Il nome che Sabatini proporrà a Pallotta è quello del francese Rudi Garcia, che si è svincolato dal Lille e col quale ha raggiunto nei giorni scorsi un accordo di massima. Il fatto che sia anche lui a New York depone a favore di una firma immediata. Oltre a dare l’ok a Garcia, Pallotta dovrà però dare il via libera anche per altre operazioni di mercato che Sabatini ha perfezionato in questi giorni. Quella in via di definizione riguarda Medhi Benatia, difensore franco marocchino dell’Udinese, che costerà tra i 6 e i 7 milioni di euro, più alcuni giovani (due a scelta tra Nico Lopez, Romagnoli, Viviani e Verre) in comproprietà che saranno inseriti come contropartite tecniche. Il ds ha un dossier con i nomi che potrebbe portare in giallorosso: a seconda del budget stanziato da Pallotta, concluderà le operazioni che reputa prioritarie per rafforzare la rosa. Il presidente potrebbe dare l’ok anche per alcune cessioni eccellenti: quella di Osvaldo è scontata, ma sarà valutata anche la posizione di Daniele De Rossi, per quale nei prossimi giorni potrebbe arrivare un’offerta da parte del Chelsea.