La penna degli Altri 08/06/2013 20:28
L'Italia di Prandelli vola in Brasile, il codice etico no
LASTAMPA.IT (G. BUCCHERI) - Sull'aereo che, domani pomeriggio, porterà l'Italia in Brasile per l'avventura della Confederations Cup salirà anche un passeggero diventato piuttosto ingombrante.
Di chi si tratta? Di quel Codice Etico che, voluto dal ct Prandelli all'inizio della sua gestione, sembra non aver ancora trovato confini ben definiti. Il fine, infatti, è chiaro e nobile. La sua attuazione, esempi alla mano, ad intermittenza. Prandelli e i vertici della nostra Federcalcio appaiono sempre molto decisi quando c'è da spiegare il momento in cui è giusto appellarsi al citato codice per escludere un giocatore dal gruppo azzurro, anche se momentaneamente: è stato così per l'ultima ribellione del romanista Osvaldo (tweet al veleno indirizzato al tecnico Andreazzoli e premiazione della Coppa Italia disertata) con immediata cancellazione del bomber dalla lista per la spedizione in Sudamerica.
E i casi Buffon ("Meglio due feriti che un morto...", in clima calcioscommesse, oppure "Anche se mi fossi accorto che il pallone di Muntari avesse superato la linea, non l'avrei detto...", la notte della sfida scudetto del 25 febbraio 2012 Milan-Juve) o Balotelli (rissa con Mancini al Manchester City o passeggiata sopra un avversario a terra?)?.
E rimanendo alla strettissima attualità, che dire dei pugni di SuperMario nel tunnel degli spogliatoi di Praga poche ore fa dopo il cartellino rosso, immagini riprese dalle tv e mandate in giro per il mondo? Il passeggero Codice Etico è sempre più ingombrante...