La penna degli Altri 06/06/2013 10:03

La resa di Baldini. Roma, potere a Sabatini

 
CONTESTAZIONE - Lo racconta chi ha salutato Baldini abbracciandolo e con qualche lacrima agli occhi. Lui del resto soffriva. Aveva vissuto come sconfitta personale l’esclusione dall’Europa League, qualificazione che si era sentito di garantire agli azionisti principali della Roma sparsi per il mondo, di qua e di là dell’Atlantico. E questo è normale: il suo lavoro consisteva appunto nell’assicurare alla squadra successi mai arrivati. Poi la sua sconfitta aveva assunto diverse altre forme, la contestazione della piazza, la confusione di ruoli in società, la fatica nel trovare e conservare allenatori. Qui vogliono il sangue e il sangue avranno, mormorava nei momenti di sconforto. E si trovava costretto a mormorare sempre più spesso.

Il presidente James Pallotta lo ha ringraziato: «Ha avuto un ruolo importante nel lancio del nostro progetto». Lo ha lodato l’amministratore delegato Italo Zanzi, uno di quelli da cui lo stesso Baldini si riteneva esautorato: «In due anni con il contributo di Franco abbiamo messo insieme una bella quantità di talento». Baldini ha ricambiato, come chiede il galateo aziendale: «Voglio ringraziare la proprietà dell’As Roma per l’opportunità concessami. Sono stato benissimo a Roma e auguro il meglio ai giocatori, al club e a tutti i tifosi».

Si era già dimesso lo scorso anno e reinstallato istantaneamente al suo posto. Questa volta nessuno ha detto no. (...) Vengono invece confermati, lo spiega esplicitamente il comunicato ufficiale, i compiti sempre più ampi che il direttore sportivo ha assunto nel tempo e il ruolo centrale dell’amministratore delegato Italo Zanzi. Voluto lì da Pallotta come braccio corazzato della parte americana della Roma.

INSONNIA - Il ritorno in società di Gian Paolo Montali è un’ipotesi, ma per il momento i portavoce smentiscono nuovi ingressi. Baldini va via portandosi dietro i suoi rimorsi, i suoi dubbi, la sua insonnia che esplodeva quando la Roma non riusciva a vincere e a giocare bene, quindi con frequenza devastante. Molto ha sbagliato, molto ha patito per quegli errori. (...)