La penna degli Altri 29/06/2013 12:48
Lazzurro che viene da Roma Candreva lo sfrontato e De Rossi di nuovo leader
Fare e disfare, passaggi e tackle: onnipresente. Alcune fra le migliori azioni dellItalia in questa coppa sono partite dal suo piede, quando Pirlo è rimasto imbottigliato. Nella ripresa, fuori Barzagli, è tornato difensore: quando ha scacciato uninsidia spagnola al limite dellarea con un tacco elegante e spensierato, ha guadagnato il tributo dello stadio intero. Destino ingrato, per leterno erede al trono, che ormai ha trentanni e allimpero sta per rinunciare. Sempre secondo a Roma, perennemente sotto esame per stile di gioco e di vita, recupera la sua dimensione mondiale quando si veste dazzurro e spiega chiaro e tondo che «in città si vive di calunnie, in Nazionale mi sento importante». Pure in Polonia, mentre guidava lItalia alla finale europea, già doveva rispondere alle provocazioni dialettiche di Zeman, che appena arrivato a Roma ne metteva in discussione la magistratura.
Una volta, dopo una sconfitta col Livorno, De Rossi aveva la maglia strappata, andò a prenderne una nuova e la scambiò con un avversario: era Antonio Candreva. Uno cresciuto proprio con il romanista come modello, e accreditato di simpatie giallorosse che, adesso smentite, gli hanno causato una pessima accoglienza alla Lazio, quando arrivò dal Cesena, ultimo giorno di mercato di riparazione. Precario illustre del pallone, parcheggiato alla Juve e poi al Parma, ha conquistato la città in un anno: il feeling con Petkovic, una stagione brillante, un gol nel derby, la Coppa Italia vinta, la fiducia di Prandelli che ha cominciato a preferirlo a Diamanti nel ruolo di jolly. Allesame spagnolo, ha preso la maturità: diligente nel tappare in mezzo, esplosivo nel ripartire sulla fascia, si è incaricato del primo rigore, ha battuto Casillas con beata strafottenza, facendo la panenka, il cucchiaio. Come Totti, come Pirlo. Il problema della Nazionale è il ricambio: Candreva, con De Sciglio, è una delle poche facce nuove e affidabili che il ct si porta dietro dal Brasile. Antonio, invece, in valigia ha la maglia di Iniesta. Lha scambiata con lui nellintervallo.