La penna degli Altri 07/06/2013 09:40

Il primo della lista è il "duro" Garcia

 CORSPORT (M. EVANGELISTI) - La condanna è aspettare. Che qualcuno suoni alla porta. Che il dentista chiami, con un sorriso sinistro. Che a Trigoria arrivi un allenatore. Non se ne può più di queste riunioni senza fine, dei ritorni a dossier spiegati del direttore sportivo , nomade di sentieri che solo lui sa, soprattutto adesso che gli hanno consegnato lo scettro dell’onnipotenza, la piccola onnipotenza di cui si può disporre in una società di calcio.

parte e rientra, parla con i tecnici disponibili e con quelli non disponibili. Poi illustra, a voce e sulle onde dei telefoni satellitari, anche al presidente James Pallotta che non lascia più soli i manager di cui si fidava. Era come un fratello, 
è diventato un Grande Fratello. (...)

NIENTE SCINTILLE - Il che fornisce qualche indizio sull’identità nascosta. Nulla di decisivo, solo qualche traccia. Più vanno avanti le ore e più svapora la figura di Laurent Blanc, peraltro già abbastanza sbiadita. (...) non ha rintracciato scintille negli occhi di Blanc ed è di quelle che andava in cerca. Dei crampi allo stomaco di eccitazione di cui Allegri gli aveva parlato e che poi si sono rivelati soltanto digestione faticosa. Con Blanc erano d’accordo su tutto, tranne che sull’importanza del lavoro. O forse non era neppure così, però non si è sentito di affidare la sua credibilità a un allenatore incapace di sprizzare emozioni. (...)



Ieri ha presentato alla platea di dirigenti ormai priva del dimissionario
Baldini - il quale era in privato a Trigoria, per salutare tutti gli uomini della Roma - il suo ordine di preferenza. In cui non compare, se non in una nota a piè di pagina, il nome di Stramaccioni. C’è, in cima alla colonna, , altro francese che però ha il mento forte, gli occhi di Schwarzenegger e una voglia fiera di dimostrare qualcosa al mondo. Sin qui ha vinto il campionato nazionale con il Lilla, facendo muovere la squadra come uno sciame di api.


ESTETICA - L’indizio di cui parlavamo consiste nel fatto che è ancora legato al Lilla e il tempo guadagnato in queste ore da può servire a risolvere questo dettaglio. Che poi dettaglio non è mai, come il caso Allegri ha dimostrato. Naturalmente analogo ragionamento vale per Marcelo Bielsa. Il durissimo argentino ieri è stato acclamato dalla tifoseria dell’Athletic Bilbao al grido di Marce’ non ci lasciar o qualcosa di simile. 

Roberto Mancini nel registro di compare. Il ds l’ha inserito senza eccessivo entusiasmo. Non è il demiurgo che desidera per la sua Roma. Per questioni estetiche che riguardano il modo di disporre in campo i giocatori e per altre considerazioni. Per è pronto un biennale da 1,2 milioni a stagione. Bielsa chiede di più. Mancini molto, molto di più e un mercato spaziale con giocatori esperti. (...)