La penna degli Altri 15/06/2013 11:05
Fiducia Zanzi: «Roma, presto sarai grande»
GASPORT (M. CALABRESI) - Ogni azienda che si rispetti ragiona per obiettivi, step by step: una volta raggiunto un traguardo, si pensa a quello successivo. Il calcio, almeno in questo, non si è totalmente piegato al business: si deve lavorare su più tavoli, pensare a più obiettivi contemporaneamente. Prendete lesempio della Roma: doveva prendere lallenatore e nel frattempo sistemare il management dopo laddio di Baldini, intavolare trattative di mercato (per Benatia manca solo lufficialità, quella per Paulinho non è ancora in uno stato avanzato, ieri Sabatini ha incontrato lagente di Nainggolan, Digne piace ma costa troppo) e mettere sul tavolo le date della prossima stagione, aspettando che Rudi Garciaatteso nella Capitale domani, massimo lunedìdia il suo piano di lavoro. Il premio di produzione dellazienda Roma, però, è unico: lo daranno i tifosi con la fiducia, caduta sotto i minimi storici dopo la sconfitta nel derby e il ritardo nella nomina del tecnico.
PROMESSA - Il Ceo (capo esecutivo) Italo Zanzi non ha fatto nulla per perdere la fiducia dei tifosi, ma i tifosi lhanno persa ugualmente, soprattutto quelli che ancora si chiedono quale sia il vero ruolo di Zanzi allinterno della Roma. Dopo le dimissioni di Baldini, è sicuramente più chiaro: Sabatini ha in mano larea tecnica, il gigante venuto dalla pallamano fa le veci di Pallotta, in tutto. A Trigoria, per dirla allamericana, è considerato un team leader: sorride,maquando deve colpire nel centro lo fa. Vuole sapere tutto quello che accade (ha partecipato alle riunioni per la sicurezza prima di Roma Napoli e del derby, sebbene non fossero argomenti di sua stretta competenza), i piccoli dettagli li tratta come se fossero basilari. «Non mi piace che i problemi non possano avere una soluzione», è una delle frasi che il suo vocione ripete nei corridoi. E allora, a sentire Zanzi, anche quello della poca fiducia può essere un problema risolvibile. «Non è appropriato fare numeri, ma avremo le risorse adeguate per costruire una grande squadra dice a Sky . Abbiamo il vantaggio di avere una rosa molto talentuosa, quindi con un occhio al mercato e con il lavoro di Sabatini potremo fare grandi cose. Vogliamo vincere, prima sul campo poi fuori».
GARANTISCE ITALO - Ci mette la faccia, Zanzi, anche nello spiegare tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni dallaltra parte del mondo. Lo fa nella sua lingua: capisce perfettamente litaliano,mala paura di essere frainteso in questo momento è troppo grande per rischiare. «Abbiamo avuto degli incontri dove si è discusso del futuro con la dirigenza, e questi incontri hanno avuto un buon esito, perché abbiamo trovato laccordo con Garcia spiega . Lui è un grande e arriva alla Roma già da vincente. Sono sicuro che saprà dare unottima organizzazione alla squadra». La stessa che spera di dare lui alla società: «Non si può arrivare a metà stagione e disturbare il management attuale. Bisogna far passare il tempo per attuare un piano dazione. Qualsiasi società, anche fuori dal campo, deve essere una squadra». E non sempre, in questo senso, la Roma lo è stata. Tutti daccordo, invece, sullimportanza dello stadio: «Le tempistiche sono quelle che avevamo sin dallinizio. Come dice Pallotta, costruiremo il miglior stadio dEuropa, se non del mondo. I nostri tifosi lo meritano». Ecco, su questo sarebbe bene ispirarsi alla mentalità di tutte le aziende: step by step, lidentità da far ritrovare alla Roma viene prima anche di quello.