La penna degli Altri 10/06/2013 10:24

De Rossi: «Prima o poi un tecnico lo troveranno»

 
GLI OBIETTIVI DEL CT
«Il nostro mondiale comincia ora: un anno di preparazione e questo torneo di giugno è la prima tappa» avverte Prandelli. Ieri sera, con i suoi 23 azzurri, è partito da Fiumicino per Rio, dove domenica prossima l’Italia debutterà, nella Confederations Cup e nel nuovo Maracanà, contro il Messico. La Nazionale è vicinissima alla qualificazione per il mondiale dell’anno prossimo. Ma Prandelli in Brasile cercherà conferme sul piano del gioco e valuterà alcuni giocatori che devono ancora finire il processo di inserimento nel gruppo. In più dovrà verificare se il è il sistema di gioco migliore come alternativa al 4-3-1-2che ha permesso agli azzurri di diventare vicecampioni d’Europa a Kiev. La differenza è negli interpreti: il modulo base accoglie quattro centrocampisti di qualità e per questo motivo il ct ha ripescato Aquilani; l’altro, da conoscere meglio durante questa competizione, prevede due ali e la convocazione di uomini come Candreva, Cerci e lo stesso El Shaarawy che nel Milan fa l’esterno offensivo, permetterà di utilizzare anche questo assetto. «La prima cosa che devo capire è a che punto è la mia nazionale nel suo percorso di qualità. Il secondo sono i tempi di recupero tra una partita e l'altra. Confederations e Mondiale sono tornei stretti, con grandi distanze tra le sedi brasiliane: è il test più probante. E mi servirà a testare giocatori per i quali devo creare i presupposti per la disposizione tattica: Candreva, Cerci, De Sciglio ed El Shaarawy. E’ arrivata l’ora di provare il tridente con Cerci». In più c’è il caso Balotelli e dei suoi «errori di pancia», come li chiama il ct. SuperMario deve comportarsi da leader in campo e fuori. Essere più calciatore che personaggio.
 
IL PROGRAMMA
Domani l’amichevole con Haiti (incasso in beneficenza). Risolta la grana del campo d’allenamento: ieri davanti all’Engenhao (ormai conosciuto come Joao Havelange), stadio designato per il lavoro quotidiano degli azzurri ma chiuso dalle autorità di Rio, hanno protestato i tifosi del Botafogo. Fifa e Figc hanno deciso: l’Italia si allenerà nell’antistadio.