La penna degli Altri 13/06/2013 09:33

Benatia, è clima derby «Mi sento giallorosso. La Lazio? Già battuta»

Allora è tutto fatto?

«No, non ho ancora firmato. Aspetto che la Roma definisca i dettagli con l’Udinese».

Però l’accordo c’è.

«C’è. Io ho solo una parola e l’ho data alla Roma.Non voglio fare nomi, ma ho rifiutato la e detto no ad altre due italiane (una è il , ndr) che mi seguivano».

Stanco di Udine?

«L’Udinese è fantastica. Ti seguono sempre, se i miei figli stanno male il dottore arriva a casa anche alle 2 di notte. Una sola volta ho chiesto la cessione: nel 2011 mi voleva il Psg ma Gino Pozzo ha detto no. Aveva ragione».

Ora Roma: , il derby, ...

«Non conosco di persona ma è probabilmente uno dei pochi giocatori più forti di Di Natale. Anche se i miei preferiti sono Vidal e : gente di carattere».

Resta il derby.

«Con l’Udinese sono sempre arrivato davanti alla Lazio. E loro da noi hanno sempre perso ».

Tattica: difesa a 3 o a 4?

«Io ho sempre giocato a 4 sul centrodestra, ma a Udine ho imparato a giocare a 3. Mi so adattare: guardo decine di partite per seguire gli amici».

Come, «decine di partite»?

«Sì, vivo di calcio. Sono cresciuto nelle banlieue di Parigi, non mi è mancato niente ma il calcio era l’unico modo per uscire da lì. Giocavo anche la sera con gli amici in strada».

Adesso invece la vita di sembra regolata dalla religione. Da una intervista: «Sono musulmano, prego cinque volte al giorno».

«Vero. Prima dell’alba, a pranzo, alle 15, al tramonto, prima di dormire. Però non sono rigido con gli orari e non faccio il ramadan. È una cosa personale, ma per me le basi sono rispetto per tutti e pace».

Allora quella fama da cattivo, da difensore duro?

«Esagerata. In carriera non sono mai stato espulso. Certo, ci sono andato vicino mille volte perché un difensore non può stare a guardare gli avversari che dribblano. Un difensore deve aggredire, un difensore deve fare paura».