La penna degli Altri 23/06/2013 11:20
A volte ritornano. Ci toccherà ancora la Spagna
Il Brasile ha contratto un pesante debito accollandosi in due anni l'ospitalità di avvenimenti come il Mondiale di calcio e l'Olimpiade estiva. Anche l'esercito mobilitato per garantire la sicurezza dei protagonisti, e quella dei tifosi che hanno voluto privilegiare l'appuntamento sportivo. Non il clima migliore, insomma, per questo atto conclusivo della fase a gironi della Confederations, che Cesare Prandelli ha dovuto affrontare con rimedi d'emergenza, risorse alletiche al lumicino e centrocampo senza Pirlo e De Rossi. Per i sostituti, avvio da incubo, Aquilani regala palloni, Montolivo si fa male e lascia il posto a Giaccherini, poi Abate deve uscire con la spalla sconciata, dentro Maggio. Neanche i brasiliani incantano, qualche numeretto di Neymar, ma a decidere in pieno recupero del primo tempo è Dante, che aveva rilevato David Luiz azzoppato.
Inutile miracolo di Buffon, tap-in vincente del difensore del Bayern, forse in fuorigioco. Tanta difesa, da parte dell'Italia, ma fretta e approssimazione nei rari contrattacchi, Balotelli abbandonato a se stesso non può fare miracoli. Tra i nuovi scelti da Prandelli, Candreva meglio di Diamanti, quasi sempre preceduto da Luis Gustavo. Ad alzare il livello tecnico, gli splendidi gol della ripresa, a partire dal pareggio, sinistro micidiale di Giaccherini su geniale tacco volante di Balo. Poi Neymar, artista del tuffo ma anche della balistica, trova l'incrocio su punizione, ma bellissimo anche il sinistro di Fred. Chiellini rimette in corsa l'Italia in mischia. Anche il Faraone a caccia di un pari comunque inutile, Fred fa doppietta e chiude lì.