La penna degli Altri 31/05/2013 09:48
Roma in ansia ma non molla
CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Sabatini voleva tornare a Roma con Allegri. Oppure... Non cè alternativa. O almeno non cera fino a ieri sera. La Roma aveva deciso di correre diritta per la sua strada, quella che porta al tecnico livornese, anche a rischio di andare a sbattere contro un muro a tinte rossonere. Mentre i tifosi adesso sinterrogano sempre più sulla sua effettiva volonta di venire ad allenare la Roma. A meno che non ci siano dei cavilli regolamentari che consiglino al tecnico di aspettare la rescissione del contratto. Le dimissioni, se eccepite, non consentirebbero ad Allegri di tesserarsi per la Roma.
(...) Allegri dopo aver dribblato (matematico) la stampa tutta, è finito inevitabilmente davanti ad un piatto di qualcosa alla Galliani (puntualmente fotografati). Lultima cena da milanista? Risotto? Importante che non sia un biscotto, quello che andrebbe talmente di traverso alla Roma da tramortirla. Ora è vero che non si vive di solo Allegri (chiedere a Berlusconi per credere), e che si può fare buon calcio anche senza, ma è anche vero che sarebbe veramente mortificante, dopo il balletto sulle punte di Mazzarri, vedere anche Allegri svanire nelle nebbie meneghine. Nessuno alla Roma vuol credere di poter restare con il cerino in mano mentre Berlusconi, Galliani e Allegri brindano al rinnovo. E lincubo per il quale Sabatini potrebbe scegliere anche di passare un paio di notti insonni pur di non rischiare che si materializzi nei suoi sogni affumicati.
PIANO B - Sabatini è arrivato ieri a Milano e aveva deciso di restare per un po, almeno fino a quando non aveva risolto il nodo del tecnico. Ma dovrà fare almeno un altro viaggio e approntare in tutta fretta un piano B. Con i nomi già fatti negli ultimi giorni: Bielsa, Blanc, Rudi Garcia, Mancini, Panucci. Cè perfino Ancelotti ancora non ufficializzato da qualcuno. (...) Senza considerare che la Roma ha già due allenatori a libro paga: Zeman e Andreazzoli. Lobiettivo unico è invece lì, davanti agli occhi, a un paio di ristoranti di distanza.
Sabatini in pressing a Milano e Franco Baldini chiuso nel suo ufficio di Trigoria, appena tornato dalla sua misteriosa missione londinese dove ha visto Pallotta. Direttore generale e direttore sportivo, finiti loro malgrado nellocchio del ciclone dopo la rovinosa sconfitta di domenica nel derby, hanno dato seguito allannuncio a caldo. «Da domani - aveva detto Baldini nella pancia rovente dellOlimpico -
ci rimettiamo al lavoro per fare una Roma più forte» . (...)
TUTTO FATTO - Prendere Allegri e voltare pagina. La Roma è daccordo con leclettico Max che a lungo andare rischia di passare per un grande indecisionista. Gli ha offerto un contratto di tre anni a 2,8 milioni a stagione con premi a crescere proporzionali agli obiettivi. Ha poi modulato lofferta, nel senso che Allegri potrà anche scegliere un biennale più ricco, da 3,4 milioni a stagione. Il tecnico potrà portare con sè lintero staff a partire da Mauro Tassotti, suo fidato secondo che lascerebbe anche il Milan dopo una vita, per seguirlo a Roma. Allegri avrebbe già dettato lagenda e compilato la lista della spesa, a conoscenza sia di Baldini che di Sabatini. Gli ultimi dubbi sulla sua avventura romana sarebbero stati fugati da almeno due telefonate con Jim Pallotta che gli avrebbe garantito personalmente i pieni poteri tecnici a Trigoria e la bontà del progetto a breve-medio termine. Insomma, la Roma, che insegue Allegri già da febbraio, e che ha avuto lok del tecnico, aspetta fiduciosa ma ora con qualche punto interrogativo di troppo un sì che nelle intenzioni del club giallorosso doveva arrivare già nelle prossime ore e che invece slitta ancora. Di qualche giorno. Uno stillicidio.