La penna degli Altri 14/05/2013 09:53

Razzisti out. Multa per la Roma, Abete: «Non basta»

Sanzioni dure Il segnale che il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha dato è chiaro: mano ferma e sanzioni dure (sempre nell’ambito di quelle previste dal Codice di giustizia sportiva), ma che potrebbero essere presto appesantite (leggi il pezzo a parte) e il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, ai microfoni de «La politica nel pallone» di Gr Parlamento, anticipa: «Le multe diventano una modalità che non risolve il problema perché a certi personaggi non interessa nulla che le società paghino 10-20mila euro, anzi determina quasi una centralità del loro ruolo nei confronti dei club stessi; ecco perché si passerà alla chiusura di settori dello stadio laddove ci siano delle situazioni che contrassegnano episodi razzisti. È un segnale forte che vogliamo dare, a cui seguirebbe la chiusura dell’intero stadio».

Le reazioni È il ministro per lo sport Iosefa Idem la prima a commentare: «Ancora una volta uno stadio italiano è al centro delle cronache non per un evento sportivo, ma purtroppo per episodi vergognosi di cui "sedicenti" tifosi si sono resi protagonisti ». Galliani aggiunge: «Questa storia deve finire, è veramente una cosa vergognosa ». Stesso pensiero di Boateng, suo malgrado un diretto interessato: «Il razzismo è un fenomenomolto complicato, dobbiamo combatterlo tutti insieme dentro e fuori dagli stadi». Analisi simile anche di Damiano Tommasi. «La percezione è ancora che in certe zone dello stadio si possa fare di tutto - ha dichiarato il presidente dell'Aic -. È importante far sentire quelle persone sempre più minoranza ». Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha invece invitato ad utilizzare il metodo della sospensione delle partite «cum grano salis». Infine il c.t. azzurro Cesare Prandelli aggiunge: «Ormai c’è una buona procedura che dà all'arbitro la possibilità di fermare il gioco e addirittura anche di fermare il match. Il problema non è Balotelli, ma fermare questi episodi».