La penna degli Altri 21/05/2013 11:24

Razzismo, squalificata la Sud

Roma e Milano a parte, però, la domenica di Balotelli è stata parecchio movimentata anche a Firenze, dove il Milan doveva ripartire in treno. Ad accogliere il pullman rossonero, un gruppo di tifosi viola parecchio arrabbiati per la controversa rimonta che ha permesso alla squadra di Allegri di ribaltare nei due minuti finali il risultato a Siena e togliere la a Montella. Pioggia di insulti, il più bersagliato proprio Balotelli, autore del dubbio rigore dell’1-1, insieme a Robinho. Ma mentre il brasiliano si affretta a salire sul treno, Mario fa per tornare indietro e affrontare chi lo insulta, si sfiora lo scontro fisico ma alla fine riescono a portare anche lui in treno. «Se mi sarà rivolto un altro insulto razzista, uscirò dal campo» ha dichiarato Balotelli. «E noi lo abbracceremo» gli ha fatto eco Prandelli. Ma dell’episodio ha parlato anche il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge: «Il razzismo è un tema che va sicuramente affrontato, ma credo che qua bisogna anche vedere in quale momento siano stati fatti questi cori. Bisogna anche ricondurre tutto ai risultati della partita e credo che a volte bisogna essere molto lucidi per capire quando si parla di razzismo, quando si parla di sport, di una sconfitta o di altri tipi di motivazione che spingono le persone».

Di Balotelli è tornato a parlare anche Zdenek Zeman, a Firenze per la presentazione del ’Memorial Niccolo’ Galli’, a poche ore dalle critiche del ct Prandelli riguardo alla dichiarazione per cui non sarebbe state tali contestazioni espressioni di razzismo ma di disapprovazione nei confronti del giocatore del Milan. «Certamente i comportamenti di Balotelli non sono sempre da esempio né per i giovani, né per i vecchi, e ciò influisce - ha dichiarato il tecnico -. Bisogna avere coscienza di ciò che ognuno ha vissuto sulla propria pelle. Ho vissuto tante situazioni di razzismo nella mia carriera di più di quarant’anni di calcio, ne ho sentite dire... Magari non è bello, si potrebbe fare diversamente o fischiare, come si fischia gente normale. Chi fa questi gesti è gente sciocca, che si scarica così, però ripeto che per me non è razzismo, è sciocchezza. Non sa certa gente neanche cosa sia il razzismo»