La penna degli Altri 04/05/2013 10:35
Osvaldo o Destro, Firenze ha paura
Champions ieri e oggi Se si chiede a Osvaldo cosa significhi per lui Firenze, la risposta, oggi, è una sola: «È la città dove vivono le mie figlie». Victoria, di quasi tre anni, e Maria Helena, di sei mesi. Il rapporto dellattaccante con la loromamma,Elena, non è finito nel migliore dei modi ma Osvaldo delle figlie è innamorato. Lo raccontano tutti, a Trigoria. A Firenze invece raccontano spesso delle bizze dellOsvaldo di 21 anni che si presentava al campo in Ferrari e che la sera si divertiva tra un locale e laltro. Il passato viola, per quanto lontano, non si cancella: la Fiorentina gli ha regalato la popolarità e anche un sogno, quello di imitare la mitraglia di Batistuta, che ha accompagnato gran parte della sua carriera. Lultima volta che ha giocato al Franchi era il 25 novembre 2008, partita del girone di Champions contro il Lione: 1621 giorni dopo ci ritorna, dopo che con Bologna e Roma ha affrontato sì i viola (segnando loro 2 reti) ma senza mai tornare nello stadio che lo ha visto crescere. E che potrebbe rivederlo anche il prossimo anno visto che, soprattutto se la Fiorentina dovesse centrare il piazzamento in Champions, Pradè ha individuato in lui il centravanti ideale da regalare a Montella.
Certezza Se il futuro di Osvaldo è in bilico, quello di Mattia Destro è già scritto. Oggi dovrebbe partire dalla panchina, più facile che tocchi a lui dallinizio martedì allOlimpico contro il Chievo. Undici gol in stagione, divisi perfettamente tra campionato e Coppa Italia più uno in Nazionale, è il bottino dellattaccante di Ascoli. Diciannove (15 in A, uno in Coppa e 3 in maglia azzurra) sono invece le reti di Osvaldo. Diversissimi ma tanto amici, sotto porta rappresentano una certezza. A loro la Roma, che ha il migliore attacco del campionato, chiede i gol decisivi in questo finale di stagione. E loro, bomber così uguali (stessa media gol tra Roma e Nazionale con una rete ogni 126) e così diversi, giurano di essere pronti. Preparandosi ognuno a modo suo: Mattia, scherzando e ridendo in camera con linseparabile Florenzi. Dani, come sempre, in camera da solo (come altri senatori della squadra), insieme alla sua musica e ai suoi pensieri.