La penna degli Altri 26/05/2013 12:32

Nessuno rovini la festa

Schierati duemila uomini delle forze dell’ordine, in pratica un esercito impegnato a presidiare le zone calde di Roma, a difendere e tutelare il cittadino, ma anche il tifoso che vorrebbe godersi una partita di pallone. Solo di questo si tratta, di una partita di pallone, di un derby per giunta, il massimo per uno sportivo che sull’onda della vittoria potrebbe festeggiare dopo con sane prese in giro all’amico sconfitto. Vuoi mettere una gustosa amatriciana a cena, condita e arricchita da battute e lazzi da dedicare al tifoso che s’è visto sfuggire la Coppa Italia. È il massimo del divertimento se si mantengono i limiti, se si rispettano buon senso e le regole della civiltà. Sia una festa, non guerriglia, si colori lo stadio di striscioni, così divertenti quando sono ricchi di ironia, e si lascino nelle soffitte (per sempre) coltelli, spranghe, bombe carta e i passamontagna della vergogna.

Una partita come quella odierna potrebbe fare anche una magia: quella di far tornare bambini anche quei tifosi che allo stadio ci vanno con cattive intenzioni. Si ricordino di essere stati anche loro ragazzini, di aver gioito per una vittoria o pianto per una sconfitta. Chissà mai che allo stadio davvero possano tornare le famiglie: ci vuole una magia. Il trucco è avere buon senso.