La penna degli Altri 11/05/2013 09:57

La Roma gli promette pieni poteri




Alla Roma ci stanno
. Per una cifra ragionevole sono pronti ad accogliere a Trigoria l’intero staff tecnico del possibile, probabile allenatore del 2013-14 (...)

 
RIPENSAMENTI Siccome esagerare non è mai bene, sta invece venendo meno l’idea di portare a Roma anche l’organigramma medico del , guidato da Alfonso De Nicola (che tra l’altro non ha nessuna voglia di cambiare aria). Un contatto c’era stato in gennaio: finita lì. Magari si potrebbe fare un’eccezione per Rosario D’Onofrio, al quale invece non dispiacerebbe spostare la sede di lavoro. Di base sta a Gaeta, circa a metà strada tra Roma e . Di certo la Roma sta per rinnovare il contratto al proprio reparto sanitario, composto da Michele Gemignani, Francesco Colautti e Alessandro Fioretti.

Andiamo avanti. Ieri in allenamento Andreazzoli ha insistito sulla difesa a tre che ha dato pessima prova di sé contro il Chievo. Viene in mente che stia portando già avanti, da bravo direttore tecnico della squadra che sarà, il lavoro preparatorio per Mazzarri, amante di quel tipo di modulo.(...)

L’ODORE DEI SOLDI(...) Naturalmente se decidesse per la Roma rinunciando alla non sarebbe per l’impulso di fare beneficenza. Il gli ha proposto un rinnovo per due o tre anni e tre milioni e mezzo a stagione. La Roma è partita da due e cinque, sta aumentando gradatamente l’offerta ma ancora è lontana dalla cifra stanziata da De Laurentiis. Non vorrebbe salire oltre i tre milioni netti, che diventano sei lordi o giù di lì. Però è disposta ad aumentare la durata del contratto, arrivando a cinque anni. Questo significa fiducia nella scelta e nell’uomo, quanto serve per scaldare il cuore di un tipo sicuro di sé come Mazzarri.



Di tutto il resto si è raccontato mille volte, l’attesa per la sempre più distante alternativa Allegri, il rischio di restare a fine maggio senza disponibilità nello stock dei preferiti, le riserve tenute all’erta per prudenza nelle persone di Pioli e Panucci. Fino all’ultima chance, la conferma di Andreazzoli. Nessuno si offenda: l’ordine di merito ormai è questo.