La penna degli Altri 01/05/2013 10:19

Il derby alle 18: "Sia una festa"

L’ULTIMATUM

Si gioca alle 18, ma le paure restano le stesse. Inevitabilmente. «Speriamo vada tutto bene, anzi ne siamo certi», parole e musica del Giuseppe Pecoraro. Che poi con i suoi interlocutori è stato categorico: «Se si verificheranno incidenti, il prossimo derby verrà giocato a porte chiuse». Più chiaro di così. Concetti che sono più o meno percepibili anche nelle sue parole ufficiali. «Mi auguro che nessuno esca da casa per andare allo stadio con l'accetta. Altrimenti la Lega e le istituzioni di questa à dovranno intervenire. Spero che il segnale che stiamo dando venga raccolto dalle tifoserie. Noi metteremo in campo tutti gli uomini possibili per garantire la sicurezza. Bisogna rasserenare gli animi dopo quanto successo nel derby di qualche settimana fa. La scelta di anticipare l'orario sarà utile per l'afflusso e per il deflusso degli spettatori».

ALEMANNO: SARÀ UNA FESTA

L’out out del prefetto viene raccolto da Giovanni Malagò. «In piena condivisione e grazie alla disponibilità di ognuna delle parti che ha rinunciato a qualcosa nell'interesse comune e per la migliore riuscita della manifestazione. Sarà per tutti la prova del nove, del fuoco. Non si può più sbagliare nulla. Deve essere una festa. E se qualcuno ha intenzione di rovinarla, sappia che rischierà di far pagare un prezzo altissimo. Per me è l’ultima chances». Appunto, poi ci saranno le porte chiuse. Anche il sindaco di Roma cerca di far ragionare le due tifoserie. «Era l'unica scelta possibile per contemperare le esigenze di tutti, diritti tv e ordine pubblico. Sarà una giornata particolare e dovrà esserci lo sforzo di ognuno di noi per rendere questo evento un grande festa dello sport a Roma». Intervengono poi, romanisti ed ex romanisti. «Sarà un evento speciale per la à di Roma e per la nostra squadra. E sono certo che sarà anche l'occasione per una festa con i migliori tifosi del mondo». L’augurio di Zanzi, della Roma. Conclude Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori. «È ovvio che l'ordine pubblico ha la precedenza su tutto e credo che la valutazione sia stata fatta dagli organi competenti, prendendo in considerazione il punto di vista sportivo e l’ordine pubblico. Il derby è uno spot per lo sport. Dal punto di vista sportivo è il massimo». È un derby, un grande evento mediatico. Sembrano i preparativi per una guerra.