La penna degli Altri 24/05/2013 09:33

I solisti contro l'organizzazione, ma vincerà il cuore

C’è una differenza netta tra le due squadre: la Roma ha segnato 20 gol in più, ma ne ha subiti anche 14 di più. La Roma si fa preferire quando attacca, la Lazio si sa difendere meglio. E ancora: la Lazio ha una sua identità precisa, un’organizzazione collaudata, perché il gruppo non cambia da anni e perché Petkovic con buon senso non ha stravolto il lavoro fatto prima di lui da Reja. La Roma, al contrario, è un cantiere aperto da due anni, dunque si affida di più al talento dei suoi migliori interpreti e con Andreazzoli adatta modulo e formazione alle caratteristiche degli avversari. La Lazio ha quattro giocatori super: Klose, Hernanes, Candreva e Marchetti. La Roma ne ha qualcuno in più in attacco: , Lamela, Osvaldo e ; poi in difesa Marquinhos e, a centrocampo, se sta bene, . Morale: si equivalgono abbastanza e si giocano l’ultimo jolly della stagione dopo delusioni e scoppole.

Forse per questo non osano, si annunciano molto prudenti. Petkovic torna al modulo preferito, il 4-1-4-1, con Klose unica punta, fasce presidiate e difesa superprotetta perché i due centrali non incantano. Andreazzoli medita di rispondergli con un che è un po’ nelle corde di questa Roma, ma con la novità di Marquinhos sull’out . Tre difensori puri, nonostante la Lazio a una punta, sia pur del valore di Klose. Ma Andreazzoli sa che sulle fasce si accendono le ripartenze laziali, con Lulic e Candreva innanzi tutto.(...)

La Roma farà la partita, la Lazio l’aspetterà per ripartire. Chi imporrà il ritmo avrà un bel vantaggio, ma a questo punto quante energie sono rimaste? (...)